GPL
Phoenix
(EP, Autoproduzione)
hardcore
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Quattro ragazzi di Vigevano, provincia di Pavia, decidono di unire le loro passioni in una stanza e nasce così dieci anni fa il progetto GPL. Dopo un lungo periodo di gavetta, spalleggiando diversi nomi importanti della scena rock underground italiana e auto-producendosi demo ed EP, è uscito in questi giorni Phoenix, l’ultima fatica del gruppo.
La band lombarda getta un occhio oltreoceano verso NOFX, Good Riddance e Lagwagon e registra cinque pezzi dal respiro internazionale e i toni decisi. La velocità delle esecuzioni non preclude necessariamente la via dell’accuratezza, e così Phoenix si dimostra un buon prodotto in cui la tecnica e l’orecchio musicale vanno di pari passo.
L’intro di Song of Liberty è un crescendo nebbioso di attesa e rabbia che esplode prima piano e poi improvvisamente, spianando la strada a pezzi molto americani come The Age of Green e So Long. Le melodie sono accattivanti e profumano di punk, rock e hardcore messi insieme in una miscela ruvida ma che funziona. La voce gratta e incita ma lascia anche spazio agli strumenti per assoli e sonate collettive.
Quello che emerge da questo lavoro è che i GPL hanno molta passione per la musica hardcore melodica, e ne mettono ogni goccia in tutto quello che suonano. L’attaccamento al genere, all’idea di suonare insieme ed emergere facendo ciò che piace rendono questo EP degno di essere ascoltato e apprezzato, soprattutto per gli amanti delle distorsioni e le batterie che vanno a mille chilometri all’ora.
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