Go!Zilla
Sinking In Your Sea
(Black Candy)
psichedelia, garage, stoner
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Fino a qualche tempo fa i Go!Zilla erano un duo: chitarra e batteria. Sì, la loro vena compositiva era di matrice psichedelica, ora posso affermarlo, anche se prima di ascoltare questo disco non lo pensavo davvero.
Non lo pensavo perché ero convinto che quel tocco un po’ “weird” fosse un effetto collaterale del loro essere un duo. In due tutto suona più punk, come attitudine intendo. Per forza. Non ci si può arrovellare più di tanto su arrangiamenti strutturati: quello che si cerca è l’immediatezza, la fisicità, un suono secco e diretto. Un suono che, dai più, viene definito garage.
Ora che sono un trio e l’immediatezza punk, in questo loro secondo LP dal titolo Sinking In Your Sea, risulta notevolmente smorzata, quella vena psichedelica c’è ancora, sottotraccia. E’ seppellita, è una trama, un intarsio, perché ciò che sovrasta tutto è una fragranza strana, molto personale, che nelle mie cuffie rimbalza con echi surf, provenienti da una chitarra in sottofondo sempre un po’ twang ed un po’ crunch, riverberata al punto giusto, così che quel senso di immediatezza, venuto un po’ meno in questo nuovo lavoro, possa essere rievocato.
Il bouquet, però, è più complesso. La seconda nota della strana fragranza è decisamente stoner e richiama alla mente niente meno che i californiani Fu Manchu. Sarà per i grossi fuzz, sarà per i riffoni, sarà per l’incedere e la cadenza di alcuni brani, sarà per i bending à la Homme di certi solo, ma la mente atterra dritta nel deserto californiano ed attraversa il Joshua Tree.
Lo spirito garage rimane, perché la continuità con il passato in un certo senso persiste. Così i dieci brani dell’album non lasciano spazio a dubbi: i Go!Zilla sono cresciuti. Lo hanno fatto grazie alle innumerevoli date live macinate in giro per l’Italia, ma anche all’estero: esibirsi al Primavera Sound non è roba da tutti i giorni e come esperienza “didattica” per una band non è da poco.
Se ne sono accorti, eccome, fuori dai confini italici, ed ecco che oltre alla Black Candy Records per l’Italia, il disco verrà distribuito anche in Francia, Stati Uniti e Cile, a testimonianza del fatto che i tre fiorentini ci sanno fare.
Se volete fugare ogni dubbio sul loro talento, ammesso che ne abbiate qualcuno, basta che li andiate a vedere dal vivo in una qualunque delle innumerevoli date live che, come sempre, spuntano come funghi. Le occasioni, in Italia e nel resto d’Europa non mancano a giudicare dal loro, già foltissimo, calendario. Sudore alcolico ed energia positiva sono i loro tratti distintivi. Vedrete: i Go!Zilla non temono alcun confronto con band decisamente più blasonate, neppure oltre oceano.
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