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Glitterball: We Couldn’t Have Dreamed It

Le corde della chitarra vibrano frenetiche, i tasti del synth saltellano eccitati. Sopra di loro, a creare l'atmofera giusta, solo lo scintillio di una glitterball...

Glitterball

We Couldn’t Have Dreamed It

(Cd, Seahorse Recordings)

indie, dance, elettronica, psichedelia

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Glitterball- We Couldn't Have Dreamed ItNon lasciatevi spaventare dal nome. I Glitterball non sono il solito gruppo di discotecari che spacciano il loro “tunz tunz” per musica. In We Couldn’t Have Dreamed It, secondo album della band di Pescara, c’è molto di più.

Il moniker scelto da Giovanni Lanese e Barbara Sica in effetti rispecchia almeno una delle tante sfaccettature del sound targato Glitterball. Di dance ed elettronica ce n’è, ma in quantità nettamente superiore troviamo stili assai più “alternativi” che rendono difficile qualsiasi tentativo di etichettatura.

La formula magica dei Glitterball prevede svariati ingredienti: una massiccia base rock, da affiancare con una dose moderata di sperimentazione e qualche incursione psichedelica ad amalgamare il tutto.

L’apripista ostenta effetti elettronici che fanno il verso a un riffino super catchy e super ballabile. Vuoi vedere che sotto sotto al costume alternativo si nasconde la solita strizzata d’occhio al mercato mainstream? Ma andiamo avanti…

I brani successivi trasudano un sound sporco, impertinente, “trasandato”. Si spazia tra sonorità electro rock, new wave e synth pop. Per gran parte del disco la dance viene quasi completamente messa a tacere dagli strumenti “veri”, per poi ritrovarcela a creare un po’ di scompiglio giusto nell’ultimo brano, quasi a chiudere il cerchio. L’elemento elettronico sembra essere utilizzato essenzialmente per aprire e sigillare la mezz’ora o poco più del lavoro.

Alla fine appare poco chiaro quale sia stato il motivo che ha spinto la band ad accostare scarsi, poco incisivi e forse inutili “momenti commerciali” a un genere ben più di nicchia che, a voler azzardare una definizione, potremmo chiamare indie rock.

Io dico che riusciremo a dormire sonni tranquilli anche con questo atroce dubbio. Quello che veramente importa è che almeno per questa volta la musica è salva!


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