Gli Occhi Degli Altri
Non Ci Annoieremo Mai
(Edac Studio)
indie rock
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A due anni dall’ultimo disco, Gli Occhi Degli Altri tornano con un nuovo progetto dal titolo Non Ci Annoieremo Mai, composto da dieci tracce dal sound indie rock di sfrontatezza giovanile.
L’album è una miscela di esperienze vissute calcando palchi e farsi le ossa per proporre la propria identità musicale.
Non Ci Annoieremo Mai, infatti, è strutturato da pezzi simbolo come La Stanza, Smetto Ieri, Piove Dentro, Lo Fai e Anche Stanotte il singolo d’esordio, in un ripetersi corale di processi e ritornelli, come se ci fosse il bisogno di comunicare un malessere profondo.
Gli Occhi Degli Altri nascono nel 2014 sulle rive del lago di Lecco, iniziano a esibirsi su palchi sparpagliati nella regione lombarda, partecipando a svariati festival. Questo ha dato loro la possibilità di condividere il palco con artisti della scena musicale come Marta Sui Tubi, Punkreas, Nemesi, Sick Tamburo.
I GODA rappresentano punti di vista diversi, nascono dalla malinconia, dalle urla, dal sudore, dai mozziconi di sigaretta e dai rapporti sfiniti. Raccontano le delusioni della vita di provincia che passano per l’esperienza vissuta in una metropoli inglese, dove il focus è affrontare le difficoltà e ripartire seguendo il proprio istinto, con una visione trasformata della realtà rispetto all’idea iniziale.
Musiche e testi sono farina del loro sacco. Band formata da Stefano Morganti voce e chitarra elettrica, basso e cori passano per le mani di Alessandro Beri, Giorgio Lanfranconi alla chitarra acustica, mentre batteria, cori e percussioni sono di Pietro Bonaiti e per chiudere Davide Lasala al piano.
Non ci Annoieremo Mai è un titolo che si presta a una duplice interpretazione: da un lato può sembrare un atto di fede verso sé stessi come se l’esistenza della band fosse l’unico motivo per fare davvero qualcosa, dall’altro può apparire come un atto di presunzione che solo dei ragazzi possono avere, della serie Scriviamo canzoni per non morire lentamente come citano i GODA.
L’album ha alcuni spunti interessanti dal punto di vista degli arrangiamenti, infatti, il rock alternativo dei Nostri è ben suonato e questo è apprezzabile, ma l’inesperienza dei GODA li lascia un gradino sotto e mette in luce i difetti di un disco approssimativo e lacunoso, sia dal punto di vista tecnico sia melodico. Ci sono tutte le buone intenzioni, la passione, la dedizione e le idee, bisogna solo dar tempo a loro di crescere.
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