Gas
Narkopop
(Kompakt)
elettronica, ambient
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Gas è il moniker di Wolfgang Voigt e Narkopop è la sua nuova fatica.
Siamo (ancora una volta) alle prese con un’ambient di matrice elettronica lussuosa, lussuriosa, con derive sinfoniche, ipnotica e – come suggerisce il titolo – narcotizzante.
Il titolo, Narkopop, rimanda direttamente a Pop, il quarto album di Gas, uscito nell’ormai lontano 2000. Dopo 17 anni, qualche raccolta e una manciata di lavori con moniker diversi, Voigt ha finalmente preso coscienza di come e quanto quell’album sia una pietra miliare dell’ambient music, in grado di influenzare tantissimi artisti, alcuni dei quali dai nomi più altisonanti del suo.
Narkopop è un disco la cui materia prima è composta da battiti incessanti, drones, textures, synth sinfonici, rimandi alle colonne sonore di Angelo Badalamenti e – soprattutto – brani che riescono a catapultare l’ascoltatore in un’altra dimensione, complice lo stato di trance che è in grado di produrre.
A ben ascoltare, Gas è più debitore della techno-dub berlinese dei anni ’90 più che di Brian Eno, delle colonne sonore dei film di David Lynch più che dei glitch che hanno impestato l’elettronica tedesca degli ultimi 20 anni.
Narkopop forse non diventerà mai importante quanto il suo predecessore, ma di sicuro è un album denso di forma e di contenuti, in grado di riconciliare con l’ambient music.
P.S.: Gas sarà col suo nuovo live show al Primavera Sound di Barcellona. Orari da licantropi permettendo… cercheremo di seguirlo anche in questa sua nuova avventura.
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