Gang of Four
Content
(Cd, Yep Roc)
post-punk, punk-funk
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L’(in)attuale fenomeno di rivisitazione della new wave, del post-punk, del disco-punk e simili, affonda le proprie radici nel periodo che va dall’esplosione – appunto – del punk-rock (cioè la fine degli anni ’70 del secolo scorso), per poi attingere alle forme compiute dei primi ’80, fino alle relative consolidazioni/evoluzioni avvenute nel corso dell’intero decennio. E si sa: tante sono le band d’epoca servite da modello per l’attuale generazione di “new-new-wavers” che, oltre alle attitudini e agli spunti musicali, hanno preso da quelle tutta una serie di pose, mode e atteggiamenti.
Una di queste band fondamentali per gli sviluppi più o meno degeneri del fenomeno originario sono proprio i Gang of Four, lo storico gruppo di Leeds che, soprattutto in album come Enterteinment!, ha saputo fornire le coordinate necessarie per la formulazione di uno stile musicale che, nel ‘79 – anno d’uscita dell’album –, cominciava a delinearsi in maniera sempre più netta anche grazie all’apporto di alcune band britanniche (Pop Group, Fall) e d’oltreoceano (Television, Talking Heads).
Con Content siamo quindi sempre (genericamente) in territorio post-punk (funk). D’altronde, cosa ci si poteva aspettare dai G.o.F.? Il problema principale resta proprio il fatto che, pur ascoltando e riascoltando l’album, si ha sempre come l’impressione di esser rimasti sordi… E detto in soldoni, equivale a dire che non emerge poi molto del suo ‘contenuto’. È un album grossomodo insignificante, solo se paragonato al loro passato o addirittura allo smalto (almeno quello) degli attuali epigoni.
Una specie d’esercizio di stile, fuori luogo tuttavia, perché non salva niente dell’eversività dell’esordio e non aggiunge nulla all’incisività, o al massimo al sensazionalismo delle nuove leve – proprio perché non c’è.
Un album inutile, insomma, che vale ancor meno poiché fatto da una band importante, in particolar modo per quello che è l’hic et nunc del rock, e che non rappresenta ovviamente una novità per la loro discografia; semmai sembrerebbe essere una sottrazione o, volendo essere buoni, un bel niente.
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