Fujiya & Miyagi
Ventriloquizzing
(Cd, Full Time Hobby)
elettronica
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Nulla è più destabilizzante di una realtà certa che viene improvvisamente deviata da bruschi cambiamenti. È forse per questo che Ventriloquizzing, il nuovo disco di Fujiya & Miyagi, band inglese al suo quarto album, viene ascoltato con una punta di sottile angoscia. Quando si è certi di avere assimilato la struttura del brano e di averne compreso il mood, ecco che intervengono degli sfregi sonori che stravolgono completamente l’atmosfera. E si ha la sensazione di non avere nulla sotto controllo.
È evidente che i quattro ragazzi di Brighton sono cresciuti con la dance inglese e il krautrock nelle orecchie e nel cuore. La loro, infatti, è un’elettronica cupa e minimale, costituita da elementi semplici e ripetuti in continuazione con minime variazioni, fino a creare sorprendenti dinamiche grazie anche all’intervento spiazzante di suoni dissonanti e acidi, a cui seguono momenti di assordante silenzio.
Gli undici brani di Ventriloquizzing, pur essendo tutti intrisi di un alone di inquietudine, possono essere ricondotti a generi diversi: dal rock oscuro dei Muse (Sixteen Shades Of Black And Blue), all’indie pop giocoso (Minestrone), all’ambient techno (Pills), fino ad arrivare al trip-hop carico di suggestioni mistiche ed enigmatiche (la conclusiva Universe).
Un disco inquietante e sfuggente, pieno di colori scuri e tetri e di dissonanze che hanno il merito di farci capire concretamente come tutto possa cambiare da un momento all’altro, senza alcun preavviso.
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