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Foxhound: Concordia

Qualsiasi cosa pensiate del post rock italiano i Foxhound con questo album meritano la vostra attenzione. Post, rock e melodici, meglio di così...

Foxhound

Concordia

(Cd, Inri)

post-rock, alternative rock, indie rock

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[youtube id=”m9HTwVMWJfI” width=”620″ height=”360″]

In Italia gli aggettivi “post” e “indie” sono usati spesso e volentieri per cercare di definire qualsiasi cosa esca anche solo un attimo dalle sonorità più facilmente riconducibili al pop e al rock.

A volte sembra che tutti vogliano essere un poco “post”, non si capisce mai bene cosa, ma l’importante è essere diversi e nuovi. In verità questi movimenti hanno fatto sempre molta fatica ad uscire dall’underground e dal trio Afterhours-Marlene-Verdena o comunque dalle ispirazioni anglosassoni.

Ma se c’è una scena nuova in Italia è forse quella torinese e i Foxhound ne sono forse uno degli esempi più riusciti: in Concordia la giovane band riesce ad evocare le sonorità del post-rock-punk ecc non dimenticando però un’attenzione alla melodia che a mio parere è la marcia in più e la vera nota che li distingue dal già citato e temibile calderone del post.

Brani come Criticize You Movin’ back sono le più adatte ad esemplificare il loro suono: nella prima stendono sopra un pregiato tessuto ritmico tipicamente alla indie una bellissima melodia che fa chiudere gli occhi e voglia di ballare; e nella seconda, che definirei “Franz Ferdiana”, e sembra già scritta per essere un successone live, il gruppo dimostra di avere nelle loro corde anche pezzi facili e istantanei pronti al successo.

L’album è breve ma inteso, ricco, e nel finale, con I Beat That Bitch With Her Bats sorprendono con una ballad che dura il doppio degli altri pezzi e all’improvviso dal mordi e fuggi si passa ai grandi respiri.  Aperti, distorti, pronti a riempire polmoni e lanciare il prossimo album.

Insomma, chiamatelo post-quello-che-volete ma i Foxhound hanno: un bel basso, delle belle melodie, delle belle idee, un bel tiro, chitarre e voci dure e/o soffuse quando serve.

In più sono fuori, date un’occhiata al video… più di questo non si può chiedere.

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Enrico Scudeler
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