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Entropy Coding: Tales Of The Moon

Gli Entropy Coding in Tales Of The Moon riescono a connettere la musica sinfonica al prog metal. Non ci credi? Vieni e scoprili con noi

Entropy Coding

Tales Of The Moon

(Agoge Records)

symphonic, prog metal

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Entropy Coding- Tales Of The MoonGli Entropy Coding nascono nell’inverno del 2015 da un’idea della tastierista e compositrice Susanna Coltrè. L’obiettivo principale era di riuscire a reinterpretare in un modo del tutto nuovo il symphonic metal, unendo ad esso elementi del prog metal, del power metal ed infine voci del tutto innovative per il genere.

Per far questo si è avvalsa del prezioso contributo di ben 10 musicisti provenienti da diversi generi musicali che hanno partecipato alla realizzazione del debut album Tales of the Moon. Ha contribuito a questo anche l’incontro con il produttore Gianmarco Bellumori della Agoge Records, che ha saputo dare forma al lavoro di Susanna creando un suono originale e personale durante l’arco delle registrazioni effettuate al Wolf Recording Studio.

Perfetta è la definizione che la band offre dell’album: un amore perduto, i tempi difficili e l’eclissi. nove racconti per condividere esperienze di vita belle e brutte, combinate con il romanticismo dell’orchestra e la complessità del prog metal.

Tralasciando l’intro recitata sotto una base strumentale inizialmente da favola, si parte nel vivo dell’album dalla seconda traccia in poi. In ogni traccia si percepisce un bel connubio tra la parte sinfonica e la parte prog metal, soprattutto a livello musicale più che vocale.

Nel complesso l’album mantiene quel che promette, i due generi si amalgamano bene tra di loro, quindi sicuramente il progetto è ben realizzato e composto. Un album che sicuramente può piacere a chi segue il metal o a chi invece ama suoni più classici. Mi sono venuti in mente, sin da subito, i famosi Apocalyptica che, grazie al connubio strumenti classici, tipici da teatro hanno riproposto contenuti metal famosi rendendoli unici e nuovamente alla portata di tutti.

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Iolanda Pompilio
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