Duran Duran
All You Need Is Now
(iTunes)
pop
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Non hanno certo bisogno di presentazioni i Duran Duran, forti di 30 anni di carriera e 80 milioni di dischi venduti. Nonostante tutto, l’ultimo album di inediti Red Carpet Massacre risalente al 2007, non aveva avuto il successo che ci si aspettava.
In questo 2010, la band capeggiata dall’inossidabile Simon le Bon, torna più grintosa e frizzante, grazie anche alla produzione affidata a Mark Ronson.
Il nuovo album All You Need Is Now, disponibile da Natale su iTunes e da febbraio nei negozi, risulta spumeggiante e riporta i Duran Duran agli antichi albori, quando si contendevano la scena di re del pop con gli Spandau Ballet di Tony Hadley.
Il primo singolo estratto, omonimo dell’album, presenta delle sonorità dance abbastanza ruggenti che ricordano i primi Prodigy, ma già col cantato Simon Le Bon ci riporta a lavori come Hungry Like A Wolf e Rio.
Proprio intriso di atmosfere simili a Rio sembra anche Bame The Machines, brano pieno di riferimenti al passato ma con una base di synth molto attuale.
Ritmo più tirato per la grintosa Being Followed che ben si presta ad essere un potenziale singolo, come molti dei 9 brani presenti su questo album che, a quanto pare, avrà nel supporto fisico 3 tracce in più.
Ascoltando Leave A Light On è impossibile non pensare alla storica Save A Prayer, grandissimo successo dei DD e gli arrangiamenti si fanno più soft e melodici, grazie anche all’apporto di Owen Pallett degli Arcade Fire, che ha collaborato alla realizzazione di questo album.
Si entra in territorio disco con Safe, brano in cui Le Bon e soci ospitano Ana Matronic degli Scissors Sisters e che molto probabilmente, se ben remixato, diventerà un riempipista della prossima stagione.
Il lavoro di Mark Ronson si percepisce particolarmente anche nella successiva Girl Panic, introdotta da un sound tribale che ben si adatta alla carica vocale che Le Bon mette in questo brano e nella successiva The Man Who Stole A Leopard che alterna archi ed elettronica e col prezioso apporto sensuale di Kelis.
Ci si rituffa nuovamente nel suono degli albori con Runaway Runaway e si chiude magistralmente con il dream pop della ballata Before The Rain.
E’ un ritorno in grande stile quello dei Duran Duran, con le caratteristiche salienti della loro musica migliore rese più moderne da una produzione all’altezza e mai scontata come quella di Mark Ronson. Da non perdere!
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