Dos
Duo Onirico Sonoro
(Autoproduzione)
experimental
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A dire onirico è dir poco, qui si è agli antipodi di una galassia meticcia che si rotola, sperimenta e rapisce ogni brandello di coscienza vigile, un impasto espressivo con non tocca mai terra, un di quei dischi “stregati” che man mano avanzano con le loro trame sonore incantano, rapiscono, fintanto che l’ascolto rimane preda e ostaggio di una grazia “stupendamente dannata” di bello.
DOS, Duo Onirico Sonoro ovvero Annalisa De Feo (voce, sinth, piano, harmonium indiano) e Giulio Caneponi (elettronica, batteria, percussioni ed effetti vari) escono sugli scaffali con appunto queste dieci tracce a mezz’aria, multi sangue, pressurizzazioni poetiche e magniloquenza Dada che non hanno bisogno di traduzioni interpretative, è un infinito abbandonarsi a flussi e onde metafisiche che plagiano lo stereo e il concetto di “fantasia”.
Sì, dieci tracce dall’anima inafferrabile, come cercare di acchiappare il vento con la mano, percorsi vocali e strumentali essenziali, sottolineati da gingilli estetici, percussioni lontane e colori ocra, e dove anche questa voce mid-esoterica si muove come una fiamma leggiadra che ondeggia con moto elegante. L’andamento prog di Odrja, il sinuoso galattico di Soviet, lo smooth acid che zigzaga in Ghingo o l’ombra di un Don Pullen che evapora da Green space sottolineano la “diamantina” verve di un lavoro da 100 carati e più!
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