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Divanofobia: I Fantasmi Baciali

Se siete alla ricerca di una band giovane che proponga musica che spazi dall'indie rock al cantautorato, non potete perdervi l'esordio dei Divanofobia. Il quartetto bolognese esordisce con I Fantasmi Baciali, un disco molto interessante di cui non resterete delusi

Divanofobia

I Fantasmi Baciali

(CD, Audioglobe)

indie rock, rock alternativo

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Divanofobia- I Fantasmi BacialiSe siete alla ricerca di una band giovane che proponga musica che spazi dall’indie rock al cantautorato non potete perdervi l’esordio dei Divanofobia. Il quartetto bolognese esordisce con I Fantasmi Bacialiun disco molto interessante di cui non resterete delusi. A cavallo tra le sonorità dei Verdena e Afterhours, ma non solo, con un gusto notevole per i testi raffinati complice il cantante-compositore-poeta Andrea Lorenzoni, questo è il loro biglietto da visita.

Se in Non farti corrompere e La tua libertà musicalmente si avvicinano molto ai Verdena e agli Afterhours il registro cambia nelle tracce a venire.

Compagna con figli è un piccolo gioiello oltre che un colpo di genio: parte come una track acustica, solo voce e pianoforte, fino ad aprirsi in un’aspettata bossanova con un finale in spagnolo.

Sorprendente ti culla  in un’atmosfera dolce e rilassante, con un ipnotico giro di chitarra.

Campo di nervi sembra un proseguio della traccia precedente, solamente più ritmata e agitata.

Forza e sigarette si contraddistingue per essere particolarmente romantica.

L’onirica l’eremo ha una particolarità: parte lenta con chitarre e batterie in armonia tra loro, prima di un’improvvisa accellerata, con questa alternanza continua per tutta la canzone.

La delicata Ci-viltà e l’acustica Fidia chiudono l’album.

Sentendo le prime due track pensavo che musicalmente i Divanofobia fossero un’emulazione di mostri sacri quali i Verdena e gli Afterhours. Invece nel percorso delle nove tracce mi sono reso conto che sono in grado di spaziare e di proporre un sound interessante. Il tutto accompagnato da dei testi mai banali, poetici, e anche profondi. Insomma l’esordio è notevole, speriamo che non si perdano per strada.

 

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Matteo Valeri
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