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Der Weg Einer Freiheit: Unstille

Con Unstille, Nikita Kamprad e i suoi accoliti degli Der Weg Einer Freiheit ci conducono in un paesaggio solitario: tra i lamenti dei lupi e il battito di nere ali, dove solo sporadici raggi di luce filtrano nel soffocante intrico delle querce secolari. Black metal made in Germany

Der Weg Einer Freiheit

Unstille

(CD, Viva Hate Records)

black metal, doom melodico

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Der Weg Einer Freiheit- UnstilleDa tempo ormai il demone oscuro ha lasciato le gelide notti interminabili del nord, facendo proseliti (pochi ma buoni) in ogni parte del pianeta. Il black metal è come la fenice: arde per poi rinascere dalle proprie ceneri, attingendo forza ed energia dagli anfratti più oscuri dei circuiti underground, dove nuovi sacerdoti innalzano i propri inni al nero culto.

Der Weg Einer Freiheit: “Il sentiero verso la liberazione”, passa per le fitte foreste di Baviera che circondano la cittadina universitaria di Würzburg. Con Unstille, Nikita Kamprad e accoliti ci conducono in un paesaggio solitario: tra i lamenti dei lupi e il battito di nere ali, dove solo sporadici raggi di luce filtrano nel soffocante intrico delle querce secolari.

Niente di nuovo sotto la luna, niente di nuovo sotto la tempesta: le composizioni sembrerebbero ispirate al black graffiante d’inizio anni ’90, con riferimenti alla produzione dell’epoca di gruppi norvegesi come Ancient o Immortal ma anche alle atmosfere depressive e melodiche dei primi Satirycon e Katatonia.

Intendiamoci bene: i tedeschi ci mettono anche farina del loro sacco dimostrando le proprie capacità artistiche, specialmente in brani come Zeichen, Zu Grunde o Zerfall.

Si tratta di un lavoro ben prodotto e di buona fattura, con una batteria devastante e serrati riff di chitarre nere che spesso sfumano nel doom melodico. Anche Tobias Jaschinsky che a quanto pare lascerà il gruppo dopo il tour, ammicca al black degli esordi e ci narra, con i timbri vocali tipici del genere, di occulte filosofie, Astaroth, Belzebù e gelidi paesaggi di morte

Mille Petrozza dei Kreator, afferma che gruppi come Der Weg Einer Freiheit rappresentano il futuro del metal estremo germanico.

Se lo dice lui…

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Luca Della Casa
Luca Della Casa

Fin da piccolo volevo fare il parrucchiere per cani poi però, per ragioni di salute, mi sono dedicato alla pornografia messicana che è la più sordida e squallida del pianeta.
Un uomo e un perchè. Brutto ma buono con un forte odore di zolfo. A floating Brain.

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