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The Delay In The Universal Loop: Mnemosyne

The Delay In The Universal Loop torna a farci volare con Mnemosyne, quattro voli ascensionali nell’emisfero dell’IDM e del downtempo dai quali scendere è impossibile

The Delay In The Universal Loop

Mnemosyne

(Factum Est Records)

IDM, downtempo

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[youtube id=”cil7bKAnqO8″ width=”620″ height=”360″]

mnemosyneUn disco dalla forma di bolla di vetro, un vuoto pieno di IDM e downtempo che galleggia tra psichedelica e cosmique things, echi, rimandi clangori aggraziati ed elettronica a rimbalzo come presentazione del nuovo disco/Ep Mnemosyne del marziano Dylan Iuliano, al mondo capovolto The Delay In The Universal Loop, musicista e argonauta personalissimo che struttura la sua musica visionaria come una trasparenza alchemica che è insieme luce/buio/fluorescenza/bagliore.

Un “viaggetto” non male, due passi nelle stratificazioni ammassate di sogni, nebulose e assenze di gravità che in soli quattro tragitti sonori regalano il senso dell’ignoto, dello sconfinato insieme, e dove anche il nostro eroe The Delay In The Universal Loop pare girovagare come un maghetto etereo in preda a capriole e voli a “spirito santo” teneramente allucinati.

Gli scandagli aritmici e convulsi di Your world breathers into me, i mulinelli spacey di A million years away, la ballata algida We came from an endless night e le onde intermittenti tra elettricità e melodia contenute in Curled up at the twilight in the beautiful garden of my mind sono le direttrici di un trip dai colori bluette che una volta iniziato non si sente ragione nel volerlo finire.

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Max Sannella
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