Death In Vegas
Trans-Love Energies
(Cd, Portobello Records Ltd)
elettronica, psichedelica
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Tornano i Death In Vegas a 7 anni di distanza dal deludente Satan’s Hollow che aveva fatto rimpiangere gli illustri predecessori The Contino Sessions e Scorpio Rising.
Già dall’inizio si percepisce un gradito ritorno a certe atmosfere che parevano ormai abbandonate da parte del gruppo. Silver Time Machine apre questo lavoro con 5 minuti di magia psichedelica e atmosfere cupe che sfociano nella rabbiosa Black Hole, mix di carica rock ed elettronica spaziale.
Con la terza traccia Your Loft My Acid si torna all’elettronica pura, con 7 minuti e ½ di suoni minimali e con un cantato in delay di Katie Stelmanis degli Austra che l’avvicina molto alla Donna Summer di I Feel Love.
Molto banale la seguente Medication seguita da un’innocua Scoum.
InWitchdance torna la Stelmanis, ma le atmosfere sembrano un po’ troppo Zola Jesus-referenziali per risollevare l’atmosfera.
Con Scissors si entra nell’ambient techno minimale, mentre Drone Reich corre in territori synth-dream.
La sperimentazione di Lightning Bolt alza un poco l’entusiasmo e anche il livello emozionale mentre la chiusura di Savage Love fa tornare in un tunnel di noia dove è fin troppo facile rimpiangere Hands Around My Throat.
Un’occasione persa a metà da parte dei Death In Vegas che non portano nulla di nuovo con questo album se non il fatto di apparire un po’ stanchi e a corto di idee. Qualche brano però è interessante, seppur poco originale.
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