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Dax e Gli Ultrasuoni: Domenica

Un riuscito trainspotting american vintage da parte dei milanesi Dax e Gli Ultrasuoni con Domenica, undici tracce che sanno di Grease e chewingum di provincia

Dax e Gli Ultrasuoni

Domenica

(Autoproduzione)

pop, swing, rock’n’roll

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Ascolta l’album

dax & ULTRASUONIBella ventata come in corsa a bordo di una Thunderbird decapottabile rosso fuoco che ti scapiglia le chiome e lo spirito, quella che i milanesi Dax e Gli Ultrasuoni ti fanno provare con Domenica, secondo lavoro per questa masnada di “giovanottoni” guasconi e sinceri che, con quella intelligente faciloneria anni Sessanta dei campus Grease style, infatuano gli orecchi con un disco colorato, armonico e da ballare tutto d’un fiato, tracce – undici – che ti fregano l’attimo fuggente e t’irrorano l’anima con una sana boccata d’ossigeno vintage straordinaria, non consueta in queste epoche di rassegnazioni underground.

Pop, swing, rock’n’roll e tutta la libertà creativa per riempire infiniti pomeriggi assolati tra ozio, amori, bibende e tuffi tra ricordi e giochi all’aria aperta sono le componenti di un disco che – per accumulazione – trasmette ottimismo e assortimenti radiofonici a go go, tracce che irrobustiscono lo spirito e lo gonfiano a dismisura pronto per un livello qualitativo superiore, quasi un elisir di lunga vita formato disco che lo si beve abbuffando i padiglioni auricolari.

Il quintetto lombardo gestisce un’autenticità fresca e genuina, un juke box dell’Aiwa umano che suona interrottamente per far felici suggestioni e umanità, in cui ritroviamo effervescenza dinoccolata di un ciuffo imbrillantinato (Com’eri bella, Fai presto), un cuore infiammato sotto la luna (A di amore), una tromba squillante che pendola in Ancora un po’, strani ritmi in levare al sapor mariachi (Guarda la luna stasera) o il vagabondare nullafacente che scorrazza in Niente di serio, degna chiusura per un disco che si lascia baciare come una bella bocca rosso fuoco e col cuore straboccante di gioventù da spendere.

Tra un Danny Zuko di provincia e il dreaming di un’America al chewingum, un disco riuscitissimo!

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Max Sannella
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