Davide Tosches
Luci Della Città Distante
(Controrecords)
canzone d’autore
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È il terzo disco per il torinese Davide Tosches, polistrumentista capace di suonare tutti gli strumenti e che ci presenta questo Luci Della Città Distante, minimale quadro intimo della realtà che lo circonda, prodotto da Giancarlo Onorato e pubblicato dall’etichetta fondata dallo stesso Tosches, la Controrecords. Inoltre i brani sono stati registrati al “Confine del bosco”, lo studio progettato per conto suo dove ha preferito infondere il suo imprinting esclusivo.
Tosches vive in una casetta di campagna dove conduce “la vita di una volta”: alzarsi presto, coltivare la terra, spaccare la legna, come fosse un allievo di Mauro Corona. Affascinato dalla natura che lo accerchia, riesce a trovare la bellezza in ogni cosa perché non passa giorno che non si stupisca della sua rustica esistenza. E’ quindi facile comprendere come questo lavoro sia del tutto personale, profondo, in cui il cantautore racconta il suo incontro con la natura, trasmettendo le sue sensazioni viscerali attraverso 9 tracce su questa quarantina di minuti.
Per esempio, L’autunno ci introduce ad un lento e notturno sguardo alla finestra in cui scorrono immagini e sentimenti dell’autore. In tutte le composizioni, alla chitarra acustica si sovrappongono un contrabbasso e un finale di tromba che accompagnano un cantato dimesso. E’ un album modesto, nato prima dai pensieri dell’artista che ha ricavato i testi del disco, adagiandoci quindi sopra melodie acustiche leggere, soffuse, collaborando con Giancarlo Onorato, scegliendo di non infarcirlo cercando di essere leggero, riflessivo, quasi laconico.
Le immagini di Tosches si susseguono abbastanza nette tra i delicati mormorii musicali, dove una casa vuota e un Calabrone morto sul davanzale della finestra aiutano a ponderare su quello che resta. I rumori impercettibili che avverte nella quiete sono la spinta per accettare la realtà così com’è, fatta di addii, rapporti finiti, persone care scomparse, ma anche un’esistenza da celebrare senza farlo con troppo chiasso. Tra gli ospiti Hugo Race, Massimo Rumiano, Laura Carè, Luca Andriolo (Dead Cat in a Bag), Tenedle e Giancarlo Onorato.
Un album di contemplazione che intende diffondere una certa positività nonostante il climax malinconico e di apparente isolamento. Il difetto è che se i brani nella loro veste lenta e elegiaca appaiono nel complesso tenui, scarni e confidenziali, non riescono purtroppo a differenziarsi per l’assenza di ritmi lesti, cambi di tempo, distorsioni sonore e strutture armoniche che potrebbero equilibrare la sensazione di torpore che sopraggiunge al termine del disco, che si esaurisce con l’autore che osserva la propria fatica sedendosi ai bordi della sua vigna ad ammirare le Luci Della Città Distante. Lì c’è altra vita, non migliore né peggiore di questa, ma comunque degna di essere vissuta.
Sito web: www.davidetosches.com
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