Cut Copy
Zonoscope
(Cd, Modular)
elettropop
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L’elettropop è musica che gioca su jam interminabili, ritmi incalzanti e l’utilizzo di sonorità più disparate. Brani di questo stampo devono catturare subito l’ascoltatore ed essere ‘catchy’, accattivanti. Con il loro terzo album, Zonoscope, i Cut Copy sembrano riuscire nell’intento portando la propria musica ad uno stadio successivo dal precedente LP, Ghost in Colours. Come lo stesso Dan Withford ha dichiarato “abbiamo usato ogni sorta di strani bonghi, rototom, conghi, dieci tipi differenti di shaker, quindici tipi di campanacci – qualsiasi cosa. Persino bottiglie di vino riempite con un diverso quantitativo d’acqua”.
I Cut Copy nascono dalla mente di Dan Withford nel 2001. Il trio di Melbourne ha all’attivo due album e una serie di tour internazionali e concerti a fianco di Bloc Party, Franz Ferdinand e Daft Punk. Con il secondo LP nel 2008 arrivano al primo posto nella chart australiana iniziando a espandere la loro fama a livello internazionale. In Zonoscope il gruppo da vita a jam più intricate ed estese grazie per l’appunto all’ausilio di una strabiliante gamma di strumenti (improvvisati o meno) e dell’uso del sintetizzatore.
L’album si apre con un minuto e mezzo d’introduzione electro-progressive per poi evolversi in un brano synth-pop, Need You Now. Altro brano dai sottotoni dance è Take Me Over, in cui gli strumenti ritmici si accostano i coretti di sottofondo. Di stampo elettronico e vagamente ‘eighties’ è Pharaohs & Piramyds , in cui i suoni e campionamenti diventano indiscussi protagonisti. Subentrano tuttavia brani come Strange Nostalgia for the Future ed Hanging Onto Every Heartbeat, dai toni più sognanti, in un prog elettronico giocato sulle risonanze e i cori sussurrati. Vera punta di diamante, apprezzata anche da chi, come me, non stravede per l’elettropop, è la piece di 15 minuti Sun God, una jam che progressivamente si evolve alternando momenti cantanti più frizzanti ad intermezzi trasognanti frutto di un massiccio uso di suoni armonici e sintetizzatori.
I Cut Copy rimangono fedeli al sound che li ha resi famosi in tutto il mondo tentando di dare a ogni canzone una propria identità ritmica particolare e inconfondibile. Un po’ new wave, l’album strizza l’occhio ai Depeche Mode di Violator sfruttando al massimo la vasta gamma di suoni a disposizione. Un album ripetitivo, ipnotico e ritmico che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere.
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