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Coram Lethe: In Absence

I Coram Lethe, con il loro nuovo album In Absence, non vedono l'ora di presentare al mondo la loro nuova creazione, un album composto otto brani, mettiti comodo e lasciati rapire

Coram Lethe

In Absence

(Buil2Kill Records)

death, black metal

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coram-lethe-in-absence-recensioneI Coram Lethe si sono sempre distinti grazie ad un suono sofisticato, esplorando orizzonti musicali diversi e combinando la forza del death metal con linee atmosferiche e malinconiche.

3 lungometraggi pubblicati e un gran numero di concerti, hanno condiviso il palco con gruppi come Dismember, Dark Funeral, Cynic, Deicide, Entombed, Rotting Christ, Destruction, Tankard, Death e molti altri in importanti festival estivi italiani.

I Coram Lethe, con il loro nuovo album In Absence non vedono l’ora di presentare al mondo la loro nuova creazione, un album composto otto brani in realtà sette se si toglie la prima, Esoteric, che è un lungo assolo di piano, un bell’assolo che fa da intro subito dopo pochi minuti alla carica opposta del secondo brano che dà il nome all’album, In Absence, in cui la voce pare essere d’accompagnamento alla musica almeno per quasi un minuto, ma poi eccola presente e carica come ci si aspetta dal death e black metal.

Interessante è anche l’intro di Pain Represents Pained Representatives, con quel pizzico di immaginario futuristico che ben presto torna al presente mantenendo un filo conduttore con tutti i brani precedentemente ascoltati.

Infine l’album si chiude con To Rise Again, un pezzo in cui la chitarra regna sovrana per ben trentanove secondi e alla quale si aggiungono piano gli altri strumenti in un crescendo furioso e spasmodico sino a giungere a metà brano e ritrovare calma apparente, una sorta di loop lento forte che persiste sino alla fine, e solo allora si tira un respiro che inconsapevolmente si era trattenuto.

Sicuramente un buon album soprattutto se si pensa che i componenti del gruppo sono italiani. Ogni tanto anche in Italia sforniamo qualcosa di valido.

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Iolanda Pompilio
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