Afterhours
Carroponte, Sesto San Giovanni (MI), 06/09/2014
live report
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Pubblicato nel 1997 per la Mescal, per anni è stato considerato il capolavoro degli Afterhours. Tanto da vincere nel 2013 il referendum del MEI come migliore album indipendente degli ultimi vent’anni. E da ispirare un festival culturale itinerante nello stesso anno. Il 2014 ha visto la ripubblicazione di Hai paura del buio? in forma rimasterizzata, insieme a un nuovo CD che vede le stesse tracce riproposte da diversi artisti italiani e internazionali in versioni nuove e particolari. È poi seguito un tour, una manciata di date non sufficienti ad accontentare le continue richieste dei fans, che hanno sposato con grande partecipazione le iniziative legate a questa pietra miliare della storia dell’indie italiano.
Eccoli quindi a pochi chilometri da casa, nell’ambito della kermesse musicale e non più interessante del nord Italia, il Carroponte, per un concerto diviso in tre fasi, studiato apposta per non lasciare nessuno insoddisfatto. Si inizia alle 21.45 sulle note della strumentale Hai paura del buio?, per poi proseguire riproponendo l’esatta tracklist dell’omonimo album: dai grandi successi rock come 1.9.9.6. e Male di miele, alle delicate Pelle e Voglio una pelle splendida, fino alla sferzante Lasciami leccare l’adrenalina e a Sui giovani d’oggi ci scatarro su, manifesto di una generazione disincantata e reazionaria. Niente viene lasciato al caso, il folto pubblico se e accorgerebbe subito e non credo sarebbe disposto a scendere a patti su pezzi della tradizione come questi.
Gli After dal vivo sono una macchina perfettamente collaudata: sebbene spesso imprecisa, supplisce con una carica e un coinvolgimento esaltati dalla potenza di una scaletta come quella di questa sera. L’atmosfera ormai è calda e al termine di Mi trovo nuovo Agnelli, Dell’Era, Iriondo, Prette, D’Erasmo e Ciccarelli salutano per la classica uscita di scena. Consci del fatto che questo assaggio non sarebbe stato sufficiente a placare la famelica folla, dopo pochi minuti tornano sul palco per la seconda parte del live set, interamente incentrata sull’ultimo lavoro inedito, Padania.
Spreca una vita, Ci sarà una bella luce, Costruire per distruggere, Io so chi sono e Padania: di sicuro non di facile esecuzione dal vivo (all’epoca della loro realizzazione, infatti, Agnelli e soci si sono concentrati molto sulla sperimentazione a livello sonoro e vocale), risultano quasi una tappa obbligata in questo viaggio dal sapore amarcord che continuerà nella terza parte dedicata a una selezione di estratti dal resto della discografia del sestetto milanese.
Si riparte con Strategie, da Germi, il primo lavoro in italiano; si prosegue con Le verità che ricordavo e Non è per sempre (dall’omonimo cd), Ballata per la mia piccola iena e La sottile linea bianca (da Ballate per piccole iene, realizzato anche in inglese con la collaborazione di Greg Dulli), per finire con Bye bye Bombay e Quello che non c’è (dall’omonimo cd), da molti (io per prima) considerato l’altro capolavoro assoluto del gruppo, sebbene profondamente diverso da Hai paura del buio?
Gli Afterhours hanno spesso diviso il pubblico: non sempre i loro dischi hanno convinto, ma di sicuro sanno osare e mettersi continuamente in discussione alla ricerca di sonorità e forme espressive nuove. Dal vivo, però, hanno sempre dato il loro meglio, reinterpretando e talvolta stravolgendo le versioni originali senza la minima preoccupazione di disturbare così il proprio pubblico. Insomma, fedeli a loro stessi. Se li amate, sarà difficile abbandonarli; se li odiate…beh, vedrete chiaramente i loro difetti. Che per noi sono anche i loro punti di forza.
Setlist Afterhours live a Carroponte, Sesto San Giovanni, 6 settembre 2014:
– Hai paura del buio?
– 1.9.9.6.
– Male di miele
– Rapace
– Elymania
– Pelle
– Dea
– Senza finestra
– Simbiosi
– Voglio una pelle splendida
– Terrorswing
– Lasciami leccare l’adrenalina
– Punto G
– Veleno
– Come vorrei
– Questo pazzo pazzo mondo di tasse
– Musicista contabile
– Sui giovani d’oggi ci scatarro su
– Mi trovo nuovo
2° parte
– Spreca una vita
– Ci sarà una bella luce
– Costruire per distruggere
– Io so chi sono
– Padania
3° parte
– Strategie
– Le verità che ricordavo
– Non è per sempre
– Ballata per la mia piccola iena
– La sottile linea bianca
– Quello che non c’è
– Bye bye Bombay
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