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Circo Fantasma: Playing With The Ghost

Nel loro quinto album, i Circo Fantasma si confrontano con i miti della scena contemporanea per raggiungere finalmente una dimensione internazionale

Circo Fantasma

Playing With The Ghost

(CD, Antistar)

indie, rock

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Circo Fantasma: Playing With The GhostSono passati quattro lunghi anni dall’uscita di I Knew Jeffrey Lee e anche Playing With The Ghost, quinto album dei Circo Fantasma, vuole ricordare il leaser dei Gun Club, portato via troppo presto da questo mondo. Se nel precedente disco, a dominare la copertina era l’immagine del compianto di Montebello con fucile in spalla, in Playing With The Ghost i Circo Fantasma convertono il tributo ai loro miti in nuova linfa creativa. La band lombarda di Nicola e Carlo Cereda, grazie alla preziosissima collaborazione di grandissimi musicisti come Alberto Buzzi, Max Ficara, Giorgio Bonfanti, Amaury Cambuzat e Phil Shoenfelt (solo per citarne alcuni).

La poetica The Garden dei Einsturzende Neubauten è la prima traccia di Playing With The Ghost; i Birthday Party sono gli autori della distorta Nick The Stripper, interpretata dai Circo Fantasma con Alberto Buzzi al sax. Il primo pezzo originale è Shooting Star, dal sapore inconfondibilmente retrò.

La storica Where The Rivers End dei Jacobites di Nikki Sudden viene interpretata dalla calda voce di Phil Shoenfelt, autore del romanzo culto intitolato Junkie Love; al genio degli Swell Maps va il tributo di The Road Of Broken Dreams, dove Jeremy Gluck dei Barracudas è assoluto padrone della scena, così come anche When The Pope Goes Back To Avignon, cantata dallo stesso Sudden, con il prezioso contributo di Carlo Cereda all’organo hammond e di Max Ficara al mellotron.

I These Immortal Souls compaiono in Playing With The Ghost, traccia da cui prende il titolo questo album, con il brano Marry Me (Lie!, Lie!) che vede il francese Amaury Cambuzat degli Ulan Bator al pianoforte; Phil Shoenfelt ritorna in The Devil’s Hole e la sua presenza dona un inaudito spessore soul a un pezzo rock’n’roll. Ancora spazio a Nikki Sudden: in Kiss At Dawn, i due Cereda ci deliziano con ukulele e fisarmonica; When I Cross The Line, piena di languore e pathos, vede il factotum Max Ficara al wurlitzer, all’organo hammond e al mellotron, con Giorgio Bonfanti che siede invece al contrabbasso. L’assoluto idolo Jeffrey Lee Pierce dei Gun Club viene adorato in Carry Me Home; la geniale The Port Of Farewell è l’ennesima traccia con la voce di Nikki Sudden, disincantata, sobria e malinconica; si parla ancora di fantasmi nella chiusura del disco, con The Ghost In Me, pezzo originale dei Circo Fantasma in cui compare ancora una volta al sax il talentuoso Alberto Buzzi.

Come dire grazie in tredici brani. Senza parole, discorsi altisonanti o tributi sopra un palco che tanto fanno infiammare il pubblico. Ogni traccia con una sua storia, profonda e importante. Playing With The Ghost è un disco maturo e consapevole, che incorona i Circo Fantasma come band di respiro internazionale.

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