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Dino Fumaretto: La Vita è Breve e Spesso Rimane Sotto

Voce, pianoforte e poco altro, se non ironia, senso dello sberleffo, non-sense e tragicommedia. E' Dino Fumaretto

Dino Fumaretto

La Vita è Breve e Spesso Rimane Sotto

(Cd, Trovarobato)

canzone d’autore, cabaret

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recensione-cd-dino-fumaretto-la-vita-e-breve-e-spesso-rimane-sottoQual’è l’alias di chi? La Vita è Breve e Spesso Rimane Sotto è in primo luogo il disco di un personaggio in cerca d’autore di pirandelliana memoria. Solo che (volutamente) non si capisce se Dino Fumaretto è il personaggio e Elia Billoni l’autore o viceversa.

Poco male. Il “nostro” arriva a questo La Vita è Breve e Spesso Rimane Sotto dopo una lunga gavetta e due autoproduzioni, in parte riproposte (riregistrate e risuonate) in questo lavoro.

Voce, pianoforte e poco altro, se non ironia, senso dello sberleffo, non-sense e tragicommedia. Fumaretto è una specie di Jannacci del nuovo secolo, forse meno ironico e più ossessivo nei suoi scarni accordi di pianoforte.

Un disco interessante, mai banale, a tratti difficile, sicuramente stancante nelle sue quindici canzoni (accorciare un po’ non avrebbe stancato).

Chissà cosa sarebbe capace di fare Fumaretto con una band vera e propria. Ma forse non lo sapremo mai. Tanto vale allora ascoltare questo disco, che è zeppo di idee da vendere, e magari cercarlo in giro nei palchi d’Italia, dove trasforma le sue canzoni in una sorta di cabaret in musica.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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