Carlot-ta
Make Me A Picture Of The Sun
(CD, Anna The Granny)
alternative, folk, pop
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Se sei una ragazza che a soli 20 anni ha già calcato palchi importanti come quello del Premio Tenco, del Premio Bindi e del Mei d’Autore di Faenza, di certo le doti non ti mancano. Se poi hai anche condiviso la scena con artisti del calibro di Morgan, Dente e Paolo Benvegnù allora sei senza dubbio più che una promessa.
Carlotta Silliano, in arte Carlot-ta, è una cantautrice che riesce ad emulsionare leggerezza di timbro vocale e profondità di scrittura facendone una miscela esplosiva che va alla continua ricerca di nuove sonorità partendo da un semplice pianoforte (seppur con l’aiuto di chitarra, theremin, loop station, carillons, glockenspiel, tastiere giocattolo e altri oggetti).
Make Me A Picture Of The Sun, della neonata label indipendente fiorentina Anna The Granny e con la produzione di Gianmaria Ciabattari (unePassante, Le formiche nell’orto), è l’album d’esordio della giovane autrice: un lavoro visionario e impossibile da etichettare in un genere; una costellazione di armonie irregolari e ricercate ma che, allo stesso tempo, non si riesce a fare a meno di fischiettare.
L’utilizzo marcato di versi di grandi poeti come Blake, Baudelaire, Emily Dickinson, fatti vibrare dalla calda voce di Carlot-ta, è senz’altro un’elemento che concorre alla forte espressività e all’impegno culturale del progetto. Pamphlet, bonus track dell’album e primo singolo estratto, è l’unico brano in italiano scritto fino ad oggi dalla Silliano: nata in studio come una versione alternativa di Both With Tee (che nella versione originale, in inglese, ha per testo un sonetto di William Shakespeare) è andata col tempo assumendo una propria identità, tanto da finire con l’essere considerata una traccia completamente diversa. Una capacità interpretativa da grande artista unita ad una sensibilità pura e fanciullesca permettono all’autrice di destreggiarsi tra quella che appare quasi una contrapposizione tra dolcezza e innocenza delle melodie e teatralità e complessità di testo. E’ proprio questa continua tensione tra la Carlot-ta musicista (sperimentatrice, curiosa e futuristica) e quella interprete vocale (introspettiva e devota alla letteratura classica) a rendere questo lavoro mistico e unico nel suo genere.
E’ un album che richiede più di un ascolto per essere assaporato e che va affrontato con la giusta dose di attenzione ai particolari, in modo da cogliere ogni sottile sfumatura.
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