Cara Calma
Sulle Punte Per Sembrare Grandi
(Cloudhead Records / Phonarchia Dischi)
indie rock
________________
Quartetto bresciano prodotto da Karim Qqru degli Zen Circus, i Cara Calma esordiscono con un gran bel disco con questo Sulle Punte Per Sembrare Grandi, album di dieci brani poco sopra i 35 minuti. So che non è mai bello fare accostamenti ad altri gruppi, ma se dobbiamo dare un’indicazione su come suonano questi ragazzi, non possiamo non pensare ai Ministri e ai Fast Animals and Slow Kids.
E così le loro chitarre dirompenti riescono a circondarci di un’atmosfera carica di energia, di voci che provano a raccontarci la loro quotidianità, di suoni che delineano un ritmo appassionante e irruente. Strepitante l’apertura di Fango, l’iniziale brano che insegna che più si prova a spezzare un uomo, più questo percuotere alimenta la rabbia e da lì in poi ogni successo ottenuto è solo grazie a se stessi. Una rabbia che aiuta a rimettersi in piedi e a ricominciare, come rivela la canzone successiva in cui Bologna Violenta, aka Nicola Manzan, partecipa nel brano Ci Dicevano. E si torna a Rispettare i Centimetri della propria vita fatta di momenti dolorosi, come quelli felici, che nell’insieme ci temprano e ci fanno diventare adulti.
I Cara Calma picchiano forte mantenendo melodie smaglianti, esaminando una generazione che la Domenica indossa una maschera diversa dal resto della settimana, pronti il giorno dopo ad imputare colpe agli altri dando pugnalate alle spalle, o l’altra generazione di Eroi del web, canzone dedicata alle finte realtà del mondo dei social network, dove dietro uno schermo è facile mascherarsi da fenomeni rubando parole e sogni altrui, probabilmente per apparire anche migliori di quel che si è, quasi postare su Facebook sia un esercizio di autostima.
Poi le chitarre distorte vengono messe da parte e i suoni si addolciscono in Buoni Propositi, quelli che ci promettiamo e che puntualmente non manteniamo mai, finendo per ritardare i nostri progetti. Gianluca Bartolo, l’altra metà de Il Pan del Diavolo, partecipa con la sua chitarra a Quello Che Mi Rende Normale, spiegando come sia difficile lasciare la boscaglia in cui ci rifugiamo per sentirci più sicuri e grandi, e appena mettiamo piede al di fuori siamo granelli si sabbia come tanti altri.
Il terzo featuring, Qualcosa di Importante, vede Ambra Marie duettare con il singer Riccardo sotto l’accompagnamento di un piano docile.
Finale emozionante con Premi Sulle Ossa, brano sulla difficoltà a lasciare certe cose alle spalle, cosa che non posso fare con i Cara Calma perché meritano una recensione e l’ascolto di un eventuale secondo lavoro.
E’ vero, ricordano i Ministri ma hanno una propria personalità, e dai testi e dalla cura su cui hanno lavorato a questo primo album è lampante che siamo di fronte ad gruppo che ha voglia di sperimentare, evolversi e togliersi delle soddisfazioni. Copertina di Davide Uberti e fotografie della bravissima Valentina Cipriani.
Gli ultimi articoli di Luca Paisiello
- Malarima: Pesci Combattenti - December 13th, 2024
- Ozora: recensione di Litanie - November 26th, 2024
- Gli Yo Yo Mundi festeggiano i 35 anni di carriera - November 16th, 2024
- Zagreb: recensione di Terra Bruciata - November 9th, 2024
- Michael Kepler: recensione di Mask Of The White Ape - October 28th, 2024