Caparezza
Il Sogno Eretico
(CD – Universal)
Rap, Pop
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Il riccioluto rapper di Molfetta cambia, senza cambiare, e il suo Sogno Eretico conferma e amplia il variegato melting-pot stilistico utilizzato per dare struttura musicale alle parole, sempre ironiche, caustiche, e ricche di humour e critica in ugual misura. Come di consueto Caparezza non si limita alla facile satira politica, ma include una robusta dose di critica sociale, e, in questo caso, anche religiosa.
Eresia è per il rapper andare contro il comodo conformismo che solleva l’individuo dal dover pensare con la propria testa, prendere una posizione, esporsi in prima persona. Ecco il motivo di veri e propri inni a personaggi come Galileo Galilei, Giordano Bruno, Savonarola, Giovanna D’Arco, che hanno pagato a caro prezzo la loro libertà e autonomia di pensiero.
Inquadrato il nucleo concettuale del lavoro, musicalmente il buon Capa propone la consueta carrellata di generi, e, dopo le due intro, è possibile ascoltare partiture folk, house, rock, metal, reggae, tutte utilizzate e manipolate a dovere, per sorreggere le invettive nasali e cartoonesche del rapper, sempre a suo agio in ogni contesto.
Piace questo eclettismo, che da modo di creare atmosfere variegate, e consolida uno stile da sempre atipico e particolare. Certamente questa caratteristica, se da una parte è un grande pregio, verrà nuovamente criticata dagli integralisti del genere, che non vedono mai di buon occhio aperture e libertà artistiche così ampie.
Effettivamente di rap in senso stretto non ce n’è poi molto, quanto piuttosto un liquido insieme di cantato tradizionale, spoken-word, e rappato, il tutto mischiato senza soluzione di continuità, con molti interventi esterni (da segnalare l’ospite di lusso dal passato, Tony Hadley degli Spandau Ballet sulla danzereccia Goodbye malinconia)
Nel corso delle 16 tracce vi sono chiaramente episodi più riusciti e coinvolgenti (Sono il tuo sogno eretico, Kevin Spacey, Messa in moto, Ti sorrido mentre affogo), ma anche brani un po’ più fiacchi e scontati (Cose che non capisco, La marchetta di popolino, Non siete stato voi).
Oltre la superficie ironica e giocosa traspare chiaramente l’amarezza di un artista ben consapevole della situazione culturale e sociale nazionale, e animato da un’intelligenza acuta, così come da uno spirito critico che certamente non si fa problemi a dichiarare il proprio pensiero. Questo il maggior pregio del Caparezza artista, rapper non allineato ed eretico.
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