Calibro 35
Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Realmente Accaduti è Puramente Casuale
(CD, Venus, 2012)
funk, jazz
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Qualche sera fa, mentre guardavo sul Tubo una gag del Monnezza con Bombolo, è partito in sottofondo un strumentale anni 70 tipico dei film polizieschi di allora e mi è scesa una lacrimuccia, vecchio dinosauro cresciuto con Goldrake, Giovannona Coscialunga e le sparatorie nella Milano Violenta.
In quegli anni al cinema spuntavano come funghi i film con Franco Nero, Tomas Milian, Luc Merenda, Mario Merola e il Bud Spencer di Piedone lo Sbirro, lungometraggi che richiamavano fatti di cronaca nera e storie raccapriccianti di malavita, prostituzione, droga, omicidi. Un genere cinematografico italico di culto quasi scomparso nelle sale nostrane, salvo riemergere occasionalmente con pellicole come Romanzo Criminale e Vallanzasca, protagonista negli ultimi anni della rassegna di Cattolica denominata Appuntamento a Mano Armata, in cui vengono proiettati polizieschi all’italiana in mezzo a mercatini dell’usato con l’oggettistica dell’epoca.
E’ qualche annetto che questo genere batte ancora i palchi nostrani grazie alla passione di giovani musicisti straordinari: Massimo Martellotta alle chitarre (Finardi, Pagani, AtleticoDefina), Enrico Gabrielli alle tastiere e ai fiati (Afterhours, Mariposa), Fabio Rondanini alla batteria, Luca Cavina al basso e Tommaso Colliva alla regia. L’evocativo nome di Calibro 35 è il marchio di fabbrica di questa band che nel primo disco ha riproposto fedelmente all’originale alcuni brani di quel cinema.
Nel terzo disco in studio, Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Realmente Accaduti è Puramente Casuale, troviamo brani per la maggior parte inediti, in uno strepitoso susseguirsi di inseguimenti sonori e sparatorie armoniche che possono coinvolgere anche chi quei film non li ha mai visti almeno una volta nella vita, 12 brani strumentali fatta eccezione della sillabica Uh Ah Brr perché anche le voci sono uno strumento da suonare. Una thriller band che riempie di organi carichi di groove, ritmi ipnotici e atmosfere noir un album di azione composto in pochi giorni a Brooklyn.
Ogni Riferimento… non vuole essere per forza un ennensimo revival del “poliziottesco”, dato che compaiono anche pezzi come Il Pacco che rievoca le commedie goliardiche alla Renzo Montagnani e Lino Banfi con il suo parapapa, o le melodie orientali del flauto traverso di Gabrielli in New Dehli Deli di matrice indiana. Mi piace molto l’afro-beat di Massacro All’Alba con quel basso incedere alla Maroccolo e Pioggia e Cemento ricorda le influenze francesi delle colonne sonore di Jean-Claude Vannier e Francis Lai.
Un disco bello carico da cui senz’altro aggiungerò le tracce a quelle presenti negli inseguimenti videoludici notturni di Driver San Francisco.
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