Black Marble
A Different Arrangement
(Cd, Hardly Art)
synthwave, darkwave, synthgaze
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Questo 2012 sembra un periodo molto prolifico per i produttori synthwave. Dopo un’ondata di musica che scimmiottava il lato più post punk, più “schitarrato” della new wave anni ’80, arriva, come confermano anche questi Black Marble da Brooklyn, una nuova ondata wave molto minimale.
A Different Arrangement è un lavoro che fa ampio uso, se non eccessivo, di synth anni ’80, usati in maniera scarna, così come ampio uso viene fatto del vocoder.
Nonostante tutto però fin dalla prima traccia, si resta affascinati da quella che probabilmente è la perenne ricerca dei ricordi passati che è insita in ognuno di noi, fascino che purtroppo svanisce ascolto dopo ascolto.
Cruel Summer inizia con un’atmosfera molto ambientale, poi il synth e la voce di Chris Stewart (uno dei due Black Marble, l’altro è Ty Kube) ci fa viaggiare in un altro decennio.
Con MSQ-No Extra, che si conferma come uno dei momenti più esaltanti dell’album, sembra di essere tornati ai tempi di Digital dei Joy Division.
Le atmosfere diventano più affini all’attuale indietronica di matrice britannica con A Great Design, brano con i synth ben incalzati da una batteria ripetitiva ma molto meno cupa che quella delle tracce precedenti.
Il sound diventa più dark in A Different Arrangement, caratterizzato da una linea melodica in bilico fra i primi Cure e i primi Depeche Mode.
Più curato e personale appare invece Limitations, brano con un testo abbastanza amaro ma con melodie affascinanti e ipnotiche che lo rendono uno dei miei preferiti di questo lavoro.
La trascurabile e monotona Uk lascia poi spazio alla purtroppo breve ma alquanto interessante Static.
Reminiscenze dei Kraftwerk avvolgono di noia Pretender, contenuta anche nel primo EP Weight Against The Door, e anche Last e Safe Minds non aggiungono nulla di particolare ad un album che tranne qualche punta di diamante risulta alquanto piatto.
Chiusura molto ambient con i due minuti scarsi di cinguettii di uccelli e riverberi che compongono Unreleated.
Questo A Different Arrangement presenta qualche brano interessante, seppur non particolarmente originale, ma fatica parecchio a fidelizzare un’attenzione che brano dopo brano diventa sempre più distaccata.
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