Big’ n:
Knife of Sin
(Computer Student)
hardcore-noise
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Sconosciuti per lo più al grande pubblico, i Big’ n sono un gruppo di Chicago che in realtà è in giro dal 1990. Dopo uno split arrivato dopo appena sette anni di attività, c’è stata la classica reunion che, a quanto pare, dura ancora oggi.
Adesso arriva questo vinile, Knife of Sin, composto da sei canzoni, che ha dei connotati ben precisi. Basta vedere che alla produzione c’è Steve Albini per capire il tipo di sonorità contenuta all’interno di questo lavoro.
Hardcore abrasivo con un cantato che è semplicemente urlato dall’inizio alla fine. Sei pezzi sostanzialmente tutti uguali che possono essere visti positivamente da chi è cresciuto a pane e Shellac.
Citare i Jesus Lizard sarebbe un tentativo troppo alto, visto che la band di David Yow aveva una qualità diversa.
Qui, invece, siamo sempre alle solite.
Sicuramente per gli integralisti del genere, Knife of Sin può essere visto come un disco di grande impatto. Diversamente si potrebbe optare per la concezione di un lavoro che non presenta spunti di nota, in cui ogni canzone suona uguale dall’inizio alla fine.
Batteria granitica, chitarre in perenne distorsione ed urla impressionanti lanciate continuamente per tutto il disco. Bisogna capire da quale parte stare. Di certo non si può parlare di capolavoro, ma di un LP onesto e pieno di rabbia per un gruppo di ultra quarantenni.
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