Betty Poison
Beauty Is Over
(Cd, Fastermaster Records)
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Sono ormai passati due anni dall’album d’esordio Poison for You e i Betty Poison ne hanno fatta di strada.
Per chi non conoscesse questa italianissima band, Lucia Rehab alla voce e chitarra, Nunzio Falla seconda chitarra, Mirko Caiazza alla batteria e nell’ultimo album Annika Kreusch (Pandora) al basso, sono ritenuti una delle più promettenti band alternative italiane.
Hanno suonato infatti ripetutamente in Italia e girato in lungo e in largo l’Europa, nonchè gli Stati Uniti, raccogliendo consensi del pubblico, dei media e della critica e, non a caso, sono stati scelti come opening nelle due date italiane delle Hole .
Mica male per una band comunque giovane, che non scende a compromessi, che propone un rock graffiante, senza fronzoli che arriva senza dubbio al dunque attraverso un sound che volge decisamente al grunge e al punk.
Ciò a cui ci hanno abituato i Betty Poison è rabbia, è realtà nei testi e nella musica e lo è ancora di più nel loro nuovo album Beauty is over.
Già dalle prime tracce si capisce chiaramente da dove arrivano musicalmente e la strada che intendono percorrere.
Bad Boy Snuff Toy, What About You, So Raw non lasciano scampo all’ascoltatore, tra riff che si rincorrono, testi urlati e concetti ripetuti a squarciagola, ma anche sussurati lentamente. E’ in questi momenti che la band probabilmente il meglio di sè, dove viene fuori tutta l’ inquietudine, la cattiveria, la rabbia ma soprattutto il carisma di Lucia.
Le tracce scorrono velocemente e ,nonostante la sensazione di già sentito talvolta sia dietro l’angolo, bisogna dire che Beauty Is Over è un album davvero interessante, che continua sulla strada del predecessore, probabilmente calcando ancora di più la dose.
Il singolo scelto dalla band è Time, brano che riesce sicuramente a essere un sunto di tutto ciò che i Betty Poison sono, una ballad che si trasforma in un pugno nello stomaco, in uno schiaffo sul viso.
E’ forse tutto ciò che ha convinto Anton Perich, storico fotografo di Andy Warhol, a utilizzare proprio Time durante una sua performance.
Insomma su questa band di certo l’aspettativa non mancava, ma di certo i Betty Poison non l’hanno subita, anzi la risposta che è arrivata è stata ancora più decisa e forte.
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