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Azylya: Sweet Cerebral Destruction

Gli Azylya arrivano dal Belgio con un concept album: Sweet Cerebral Destruction. Una melodic metal band al suo esordio che convince per la musica e le intenzioni

Azylya

Sweet Cerebral Destruction

(CD, Wormholedeath records)

melodic gothic metal

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Gli Azylya arrivano dal Belgio, con un album che in realtà è uscito diversi mesi fa.

Questo primo full length, Sweet Cerebral Destruction, esce dopo un EP che conteneva alcune delle tracce qui proposte.

Come debutto si rivela ambizioso: niente di meno che un concept album, in cui si racconta la storia di una ragazza abusata dal padre, rinchiusa in un manicomio, che riesce a sopravvivere.

Il messaggio è proprio questo: sopravvivere, resistere. La protagonista della narrazione lo farà, passando attraverso elettroshock, nuovi abusi ed esorcismi.

Al di là della materia torbida e un po’ trita di cui si occupano i testi, il sound del progetto è solido e credibile, sostenuto da intelligenti trame di tastiere.

L’intro, At The Beginning, e la seconda traccia, Incest, riescono a creare da subito un’atmosfera da film, che, canzone dopo canzone, sarà declinata a secondo della trama.

Quello che fa pensare a un’occasione persa è, come sempre, la voce. Le voci in questo caso, essendo questa una classica band di tipo uomo-donna, con un rapporto di 4 a 1.

La voce femminile è troppo simile a quella di mille altre band di melodic- gothic metal, mentre il growling maschile, anche se potente, risulta piatto per tutta la durata dell’album. Credo fermamente che la voce sia una parte importantissima del prodotto finale, che non può essere buttata lì o fotocopiata da altri gruppi più noti.

Quando il desiderio di vivere la propria versione del sogno gotico cerca di prevalere, bisognerebbe fare uno sforzo e creare qualcosa di proprio, anche all’interno di un genere definito. Cosa che musicalmente gli Azylya sono riusciti a fare.

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Dafne Perticarini
Dafne Perticarini
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