Australasia
Notturno
(Apocalyptic Witchcraft Recordings)
post-rock, blackgaze, electronic
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Notturno è il secondo full lenght della one man band Australasia, che fa capo al polistrumentista Gian Spalluto.
Prendendo il nome dal titolo di un album dei Pelican, il progetto di Spalluto mescola in un sol colpo certe atmosfere black metal, le distorsioni shoegaze e i crescendo del post-rock, come ben dimostrano brani tipo Amnesia, la cui coda offre visioni oscure. Anche Creature si muove sempre negli stessi ambiti, tra feedback e distorsioni, con gli archi che sul finale stemperano un po’ la tensione che si era andata a creare nel brano.
Il synth della robusta Eden invece gioca un ruolo opposto: è usato per mantenere il brano su atmosfere tese.
Haxo in un certo senso sposta le coordinate musicali focalizzandosi più sui passaggi ambient del synth che sulle distorsioni chitarristiche.
I field recordings (di un campo notturno) e i vocalizzi femminili di Mina Carlucci (cantante dei Vostok ed ospite dell’album) impreziosiscono Invisibile: in particolare la voce della Carlucci conferisce maestosità alla traccia.
Distorsioni fragorose dominano Kern e Lumen (quest’ultimo con loop sintetici), mentre Nebula è una melodia intorpidita per synth. Il field recordings del campo ritorna in Notturno, brano finale, su cui il pianoforte intona una melodia malinconica.
Notturno cade un po’ troppo nella ripetitività di certe soluzioni (crescendi chitarristici, standard del post-rock) ed adotta qualche stratagemma (il synth, le code, i vocalizzi della Carlucci) per rimanere a galla. Variando la forma il risultato poteva essere ben maggiore di questo. Ma anche così gli appassionati del genere avranno pane per i loro denti.
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