Austra
Future Politics
synth-pop, electro-pop, cold-wave
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Austra è il nome di un’isola norvegese. Austra è il nome della creatura musicale della lettone-canadese Katie Stelmanis. Coordinate geografico-musicali, quindi, tutte verso nord, in zone fredde e con poca luce.
Future Politics è il terzo album degli Austra e (ri)vede la collaudata formula di suoni digitali (apparentemente) freddi su cui si poggia lo straordinario talento vocale di Katie.
Stavolta il suono è maggiormente influenzato dalle colonne sonore dei film di fantascienza, seppure bit e synth si producono in atmosfere, ritmi e melodie decisamente congeniali a chi è abituato al synth-pop più di classe e non ha paura di frequenze subsoniche.
Future Politics è un disco sul futuro dell’umanità, un’epoca in la cui la “nostra” si augura che le persone abbiano una vita sempre meno scandita dai ritmi del lavoro e con – magari – la tecnologia che ci salvi dalle nostre debolezze.
Fra ballate digitali e ritmi da dancefloor, gli Austra di Future Politics non stravolgono la loro formula, ma la raffinano, prendendosi qualche libertà in più e approfittandone per realizzare quello che è una specie di vero e proprio concept album in salsa synth sull’Accelerate Manifesto.
Forma e sostanza, dunque, per soddisfare ascolti esigenti e per sonorizzare momenti (anche) più distratti per un disco di profonda attualità.
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