Angela Baraldi e Massimo Zamboni
Solo Una Terapia: Dai CCCP All’Estinzione
(Cd live, UPR/Edel)
rock
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Due piani quinquennali con relativa costituzione, ascesa e smantellamento di un universo utopico e musicale capace di segnare un’epoca; un successivo periodo di grandi adunate, da Eltsin a Guazzaloca, e dolorose diaspore; il boato di nuovi scoppi nel cielo, non tuoni, con relativa fuga e prove tecniche di resurrezione. In trent’anni di attività, Massimo Zamboni ha attraversato diversi accadimenti riuscendo ogni volta, inerme ed imbattibile, a rinascere a nuova vita. E’ stato fedele alla linea fin quando c’è stata; ha viaggiato e conosciuto stati indipendenti fino alla loro drammatica implosione; ha affrontato la sorella sconfitta domandola e sotterrandola sotto una spessa coltre di parole sussurrate appiccicate in gola e musica elettrificata.
Un percorso umano ed artistico che il cd live Solo Una Terapia: Dai CCCP All’Estinzione, a sua volta espressione di uno spettacolo che ha girato l’Italia la scorsa estate (e che avrà anche un’appendice invernale), cerca di sintetizzare nel migliore dei modi attraverso tredici tappe e poco meno di un’ora di musica in cui l’artista reggiano si confronta col proprio ingombrante passato, attualizzandolo ed ammantandolo di nuova e luminosa bellezza.
Con lui sul palco a condividere oneri ed onori la grintosa Angela Baraldi, cantante ed attrice eccellente (tra gli altri, ha recitato per Giuseppe Bertolucci, Gabriele Salvatores, Guido Chiesa) dotata di una voce ruvida e potente. Assennata nel non osare l’impossibile che la vedrebbe soccombente, risulta perfettamente credibile anche alle orecchie di chi quei brani li ha ascoltati prender vita dalla voce salmodiante di Giovanni Lindo Ferretti. Certo, a tratti l’indebito paragone inevitabilmente salta comunque fuori, soprattutto negli episodi meno riusciti (Allarme, M’Importa ‘Na Sega), ma nel complesso la Baraldi riesce a donare personalità e vigore anche ad autentiche pietre miliari come Emilia Paranoica, che apre l’album, fino alla dolcissima Annarella sorrette, come tutto il resto, dal consueto muro di chitarre liquide, pacificate e distorte che Massimo Zamboni mette in scena insieme ad Erik Montanari (chitarre), Cristiano Roversi (stick e basso) e Gigi Cavalli Cocchi (batteria).
Detto ciò, è altrettanto vero che i momenti più intensi del disco arrivano dai brani post CCCP/CSI ovvero Da Solo, contenuta nell’album d’esordio Sorella Sconfitta in cui era interpretata da Lalli (successivamente ripresa anche da Nada nel live L’Apertura) e qui invece riproposta dalla viva voce dello stesso Zamboni, Quando Se Non Ora tratta da L’Inerme è L’Imbattibile e, soprattutto, la splendida A Ritroso presente nella sua ultima fatica solista, L’Estinzione Di Un Colloquio Amoroso, con la voce rabbiosa che si arrotonda concedendosi ad occhi che sappiano guardare, mani che sappiano tenere. Senza dimenticare pure l’unico brano inedito del cd, Nove Ore, scritto per il bellissimo documentario + o – Il sesso confuso. Racconti di mondi nell’era Aids di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli.
Privo di qualsiasi afflato nostalgico per i bei (?) tempi che furono, Solo Una Terapia: Dai CCCP All’Estinzione è un live atipico ed intimista che non ha paura di guardarsi dentro. Un lavoro onesto, genuino a cui accostarsi con rispetto. Un’operazione bella e con l’anima. E scusate s’è poco.
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