Amassado
Infancia Armada
(To React records)
grindcore
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Finalmente una nota fresca: un gruppo che si allontana dalla diatriba inglese/italiano e prende una strada personale. Sto parlando degli Amassado, una band di formazione mista (Italia e Brasile) che ha deciso di cantare il suo repertorio in portoghese.
La scelta non è studiata a tavolino, per introdurre un elemento distintivo rispetto alle altre band. Semplicemente Suròn, cantante e co-fondatore del gruppo, ha iniziato a scrivere nella sua lingua madre, trattando tematiche a lui care. Il resto del gruppo condivide con lui la passione per la cultura latino americana e ha supportato la sua scelta.
E’ così che nasce questo progetto grindcore ispirato a band quali Nailbomb, side project dell’instancabile Max Cavallera.
Lo spirito che troviamo qui è simile a quello che ha reso famoso in tutto il mondo il musicista brasiliano: una tonnellata di chitarre – accoppiate a campionature per un coloritura industrial- , voce roca e arrabbiata, tante cose da dire, anzi gridare.
Non ho sottomano i testi – è un peccato che li non abbiano aggiunti al resto del materiale promozionale – ma bastano alcuni titoli a darci un’idea dei temi trattati: Infancia Armada (che dà il titolo anche all’album), Revolta Dos Mortos, Turismo De Violencia, Crime Mulher (donna del crimine), tanto per citarne alcuni.
Anche se il primo contratto è arrivato nel 2009 con l’americana Felony 1 records, tutti i componenti del gruppo sono musicisti rodati e con svariate pubblicazioni alle spalle.
Ci accorgiamo subito che non si tratta di un progetto improvvisato: una musica pastosa e potente, e canzoni che senza compromessi ci gettano in viso i problemi di una regione del mondo poco considerata.
Se siete quel tipo di persona che abbina subito il Brasile al Carnevale di Rio, Infancia Armada vi suonerà la sveglia. Ma questo è un album che si fa apprezzare al di là dei proclami, semplicemente perché è ben fatto. Complimenti, Amassado.
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