Alice in Chains
The Devil Put Dinosaurs Here
(Cd, Virgin Capitol)
alternative, grunge
________________
Forse mi ero aspettato troppo dagli Alice in Chains; d’altronde il ritorno di vecchi lupi come Soundgarden e Deftones era stato talmente formidabile… insomma, lo devo ammettere: The Devil Put Dinosaurs Here, mi ha un po’ deluso. Intendiamoci, Cantrel e soci ci sanno fare e il risultato finale è più che accettabile seppur povero di quelle genialità alle quali ci avevano abituato.
I ricordi di Dirt e Jar of flies sembrano definitivamente sepolti con il compianto Layne Staley. I sostenitori della Band affermano che si tratta di un buon lavoro sebbene non immediato, di quelli che entrano in circolo lentamente… non so, vedremo, per il momento non mi entusiasma troppo.
Se avessero dimezzato la durata dei pezzi probabilmente il disco ci avrebbe guadagnato; il voler stirare composizioni, spesso buie e quasi blues, ne ha fatto perdere d’impatto e aggiunto solo noia.
The Devil Put Dinosaurs Here di certo non è un’operazione commerciale, semmai un lavoro malinconico e introspettivo, influenzato dalla realtà attuale.”No problem with faith… just fear” canta William DuVall, nel track che dà nome al disco, facendo riferimento all’integralismo religioso di destra che avanza sullo sfondo della gran depressione.
La creatività di Cantrel, da sempre il cervello della band, affiora nei riff di Pretty done, Voices e soprattutto Stone; i pezzi migliori di un album che comunque costa digerire. Forse, dopotutto, bisogna fare caso agli irriducibili sostenitori degli Alice in Chains e lasciare che The Devil Put Dinosaurs Here faccia effetto poco a poco, ascolto dopo ascolto.
Gli ultimi articoli di Luca Della Casa
- Six Days of May: Lymph - August 22nd, 2014
- † † † Crosses † † †: Crosses - February 24th, 2014
- Norhod: The Blazing Lily - February 17th, 2014
- Mary Brain: Regresion of human existance - January 9th, 2014
- Korova Milkbar: Clown - December 24th, 2013