Alberto Stylòo
Peach
(DigitalDownload, Discipline Records)
ambient, new age, techno pop
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Siete alla ricerca di un album d’atmosfera, che sappia cullare la vostra mente e trasportarvi con la sua musica in uno spazio ed un tempo lontano ed indefinito? Allora non dovete fare altro che ascoltare l’ultimo disco di Alberto Stylòo, Peach.
Uno degli esponenti dance più in voga negli anni ’80, con il cosiddetto filone dell’italo disco che tanto ebbe successo ai suoi tempi, nel corso degli anni ha cambiato genere, spaziando e sperimentando molto, e uno dei frutti di questo lavoro di cambiamento lo riscontriamo con Peach.
Un concept-album, visto che Stylòo ha basato il suo lavoro su una storia realmente accaduta nell’antica Cina: “Il passato a cui già mi stavo ispirando per alcuni suoni e soluzioni di questo lavoro, tornava ad indicarmi il percorso: casualmente mi sono imbattuto nella lettura di questa antica vicenda cinese. Ho subito notato una strana aderenza con i brani che stavo componendo e – visto anche la chiara ispirazione orientale di alcune di queste composizioni – ho trovato affascinante sviluppare in tal senso questo lavoro, un lavoro anche questo semplice nel gesto ma per me importante”. Anche il titolo del disco non è casuale: “In Cina – dice Alberto – la pesca ha un valore simbolico importante. Per questo lavoro io invece l’ ho adottato quale simbolo del cambiamento”.
Peach è un album che lascia piacevolmente sorpresi dal suo sound in cui vari generi si fondono tra loro, riuscendo nella non facile impresa di rapire mente e fantasia dell’ascoltatore.
Si comincia con Red Shift, rilassante e molto d’atmosfera in cui appare chiara fin dal primo ascolto la componente new age della canzone. Sun at 7 a.m. con le sue sonorità e i suoi rumori fin da subito danno l’idea del risveglio mattutino. Il protagonista assoluto è il pianoforte a cui fanno da contraltare i rumori della mattina (vento, insetti) che si possono ascoltare sul finale.
Ancora protagonista il piano in Butterfly Effect ma le sonorità diventano più cupe e meno armoniose. L’oriente fa la sua comparsa prima in Black Crystal Lotus, con la musica cinese che si mescola all’elettronica, poi in Emperor’s Secret Garden le sonorità cinesi diventano quasi una musica celestiale accompagnata anche dagli archi.
IWbe è l’unica track cantata del lotto, che ripesca un pò le sonorità pop e new wave degli anni ’80. Svolta con Watch The World I Drown In in cui ci si apre all’elettro-dance. Black Crystal Lotus II è una sorta di interludio, mentre chiude il tutto Deep Ocean Stone costituita da solo rumori.
Alberto Stylòo ci regala un album le cui sonorità trasportano im un viaggio spazio-temporale dal gusto onirico e in cui è l’immaginazione a farla da padrona. Un disco emozionale.
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