Aabu
Abbiamo Ancora Bisogno di Urlare
alternative rock
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Secondo disco per i bolognesi Aabu, un urlo represso troppo a lungo, a detta dei componenti della band che hanno iniziato la loro carriera musicale nel 2010 e hanno pubblicato il loro debut album due anni fa. Abbiamo Ancora Bisogno Di Urlare, oltre al titolo del disco, è anche l’acronimo che i cinque musicisti hanno utilizzato per dare il nome alla loro band. Questo nuovo album è formato da 12 brani rockeggianti, dai testi pungenti su strutture uniformi.
Rispetto a Basta Scegliere, gli Aabu hanno indirizzato il loro sound verso un rock energico, diretto, più incisivo con un risultato apprezzabile e lo si nota subito con le prime tracce Tutte Le Cose Sbagliate e L’Orologio. Nel disco vengono trattati temi personali predominati dal malcontento vissuto da una generazione di trentenni, costretta a vivere un precariato esistenziale di affetti, proprietà ed economia.
Ed è un urlo dettato anche dal disinteresse del mercato discografico nei confronti di band come questa, perché nonostante le recensioni positive di riviste o siti di musica come Rockshock e il palco aperto a Ministri, Ex-Otago, Les Enfants, ci si scontra col mancato interesse da chi deve andare a proporre questa musica in giro. Gli Aabu hanno quindi lanciato il loro progetto musicale su Musicraiser per raccogliere denaro da chi credeva in loro per autoprodursi il nuovo disco.
Dopo essere diventati genitori è inevitabile scrivere un brano dedicato ai nostri figli con la paura della rassegnazione, perché nella canzone Camilla ascoltiamo le preoccupazioni di un padre che per addormentare la propria bambina racconta una favola cominciado con “C’era una volta il futuro”. Le rivolte da dietro la tastiera non portano a nulla, quello che emerge nei testi come Io Sono Un’Ombra è l’invito ad alzare la voce per esprimere il proprio dissenso ed andare contro le imposizioni.
La band prova a spingere in maniera più aggressiva il suono su brani come Grazie e Tutto Facile, a volte si abbandona al semplice power chord come in La Fine di Tutto facendola un po’ troppo semplice, riuscendo poi a sorprenderci cambiando di colpo l’atmosfera come in Abituarsi. Abbiamo Ancora Bisogno Di Urlare è però un album di energia, rabbia, rock affilato, spinto. Il suono, che piace molto nelle sue spigolosità, andrebbe personalizzato, smussato. Di cose buone in questo lavoro ne ho trovate parecchie, un bel passo avanti rispetto al primo disco, perché oltre al rock sanguigno si avverte il fervore con cui hanno raccontato le loro meditazioni.
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