A Silent Noise
Airwalking
(CD, The Noise)
psychedelic, elettronica, new wave
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Dentro l’iridescente cuore di Airwalking si mescolano e convivono tre diverse anime musicali, alla base del progetto A Silent Noise: classica, elettronica-progressive anni ’70 e new wave anni ’80. Raffinatissime reminiscenze di Joy Division, Alan Parsons Project, Ultravox e Pink Floyd sembrano popolare la galassia di suoni che ci accompagnano in un’esperienza al confine tra poesia, onirismo ed elettronica.
A Silent Noise nasce inizialmente come solo-project dell’eclettico romano Libero Volpe, autore e produttore in studio di ogni traccia presente in Airwalking, supportato in occasione dei live da Emiliano Giudici alla chitarra e da Lorenzo Ceccarelli al basso. Nonostante Airwalking sia un disco di musica elettronica, è quasi completamente suonato, ad eccezione di pochissimi campionamenti: per apprezzarne l’ottima fattura, basti sapere che in fase di mix è stata utilizzata una gloriosa console analogica Tascam M224 del 1985. Roba da intenditori.
Gocce di pioggia aprono il disco: Night Rain è un omaggio a Chopin, realizzata con una registrazione a strati, completamente analogica, della pioggia e con un pianoforte equalizzato come se il suono provenisse dalla finestra di fronte, proprio mentre fuori piove. A Day In The Land Of Wind è dedicata all’isola siciliana di Pantelleria (il cui nome in arabo, Bent El Rhia o Bintu Al Riah, significa proprio “figlia del vento”). Come schiavo di un flusso continuo, ogni brano segue il successivo e il nostro viaggio negli interspazi della mente prosegue senza alcuna cesura: On The Wing, scritto nel 1999 e mai pubblicato prima, è una straordinaria fuga nel vuoto; l’introspettiva Imaginary Landscapes racconta di come i paesaggi reali che si vedono dal finestrino di un’auto possano diventare immaginari quando ci si ritrova in solitarie strade di campagna nell cuore della notte; servono due splendide pennellate, Kosmische Flug Theme I e II, per dipingere un volo cosmico, un’irrefrenabile voglia di inseguire l’ineffabile e di toccare l’invisibile; lo struggente piano ne I Luoghi Del Ricordo (interessante la scelta della lingua italiana per il titolo) rievoca dentro di noi il passato più doloroso; l’atmosfera di Antartic Sunrise sembra volerci portare in luoghi misteriosi, creati dalla nostra psiche; Sola Luce, forse la migliore tra le tracce (difficile scegliere, tutte straordinariamente uniche) è un inno alle Muse, all’ispirazione in sé, vera e propria catarsi e consolazione, unico rifugio dai problemi quotidiani, caldo fascio luminoso in fondo al tunnel; Deep Blue scava nelle nostre paure più recondite. In chiusura, la Radio Edit di On The Wing e la Club Edit di Sola Luce, come detto, i migliori potenziali singoli di questo eccellente lavoro, prodotti per esigenze e tempistiche radiofoniche o di club.
Dentro ogni traccia di Airwalking traspare il genio e la straripante creatività di Libero Volpe, in grado di produrre un disco capace di rompere gli schemi, uscire dalle tradizionali classificazioni musicali e dalle tendenze dell’industria discografica. Un piccolo capolavoro.
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