Popucià
Pop 2.0
(Cd, Artevox)
reggae
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“Proprio ciao”. Questo significa il nome Popucià, appellativo della band cosentina che dal 2001 gira locali e festival di tutta Italia e proprio il 25 febbraio scorso sono usciti con il loro ultimo album Pop 2.0.
Un misto tra hip-hop, reaggae ed elettronica fa da sfondo da sempre al loro impegno sociale che li porta a sostenere l’associazione “Ki+ne ha” a favore del continente africano e a portare il loro hip-hop nel Carcere minorile di Casal del Marmo a Roma.
Pop 2.0 è distribuito da Good fellas e da Believe digital. Muovendosi a tempo di drum & bass, hip hop, dubstep e reagge, i Popucià hanno riunito in un unico album diverse realtà per realizzare un disco davvero interessante. “E’ una città che non dorme, è meglio andarsene ora” (She’s gone) è il ritornello incalzante della prima traccia, un disco che ci racconta dell’amore, dell’odio, della precarietà di una società dove “Senza parole si vive, senza parole si muore, senza sognare e senza pensarci più” (Crime), dove “chi vuole il silenzio può comprarlo” (Chi vuole il silenzio).
La musica da ascoltare Ad occhi chiusi, “per riempire il rumore con un’altra canzone“, l’orgoglio per non fermarci anche Quando la mano trema, anche quando “ci sono giorni che non conoscono tregua“, anche quando le parole girano Al contrario e sei “stanco di sognare a tempo determinato”.
I brani di Pop 2.0 sono stati masterizzati al Wolf Studios di Londra, dove hanno già lavorato artisti come Sarah-Jane Morris, Tom Robinson, Siouxsie, Depeche Mode, Lush, Erasure, Morcheeba e Lisa Stansfield.
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