Pino Scotto
Monte di Procida (NA), 7 agosto 2022
Live report
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Il 7 agosto Monte di Procida, una cittadina di circa 15.000 abitanti in provincia di Napoli si è tinta di Rock con la musica di Pino Scotto. Facciamo anzitutto una piccola premessa: questo conosciutissimo artista con alle spalle anni e anni di carriera è figlio di questa piccola città. Proprio cosi, Pino Scotto, all’anagrafe Giuseppe Scotto di Carlo prima di diventare l’ic0na rock che oggi conosciamo era un operai nato e cresciuto, per breve tempo, in questa cittadina di mare, non a caso, per l’occasione ha ricevuto anche un riconoscimento dall’amministrazione Montese. Insomma, Pino Scotto in questa data fa l’utile e il dilettevole, dopo il concerto una piccolissima pausa nel suo paese d’origine.
Venendo alla data di questo suo nuovo tour possiamo dire di aver assistito a un concerto davvero grintoso. L’artista è sempre carico ed energico e la sua voce resta forte e tuonante. Anche in questa occasione non ha sbagliato un colpo. La scaletta proposta dal cantautore napoletano comprendeva brani nuovi e quelli più datati, per intenderci: periodo Vanadium. Lo show è partito alla grande con la micidiale Dont’Waste Yor Time, i giri di chitarra di Steve Volta scaldano il pubblico dal primo minuto. L’esibizione si fa interessante sulle note di Talking Thrash e Cage Of Mind, queste, due canzoni che hanno visto il pubblico ballare e scatenarsi.
Con Eye For An Eye il grintoso Pino Scotto regala ai suoi seguaci un momento di puro Rock’n’Roll mentre con Come Noi manda ancora un messaggio di libertà. Dopo delle riflessioni sul governo e la nostra nazione, che tra altro nei suoi show non mancano mai, il rocker ci delizia con la bellissima Dog Eat Dog, tracklist del suo nuovo disco. Questa canzone è stata cantata e ballata da tutti i presenti, si tratta infatti di un cavallo di battaglia. Partono i giri di chitarra di Streets Of Danger, questo significa che gli spettatori sono obbligati a scatenarsi perché questa è la classica canzone Hard Rock che ti chiede di scatenare il finimondo.
Si accendono le luci dei telefonini e gli accendini per accompagnare la stupenda The Eagle Scream, la canzone che Pino Scotto ha scritto per omaggiare l’immenso Lemmy Kilmister dei leggendari Motorhead. Il brano viene presentato dopo che il cantautore ha ricordato per l’appunto dei momenti vissuti con il grande Lemmy, compagni da sempre in cui hanno condiviso gioie e dolori in diversi tour fatti insieme. Si torna a ballare e cantare con Morta è la città, altro brano di spessore anche questo con tematiche a sfondo sociale che tanto piacciono all’ artista.
Il concerto si conclude con la bellissima Easy Way To Love, una ballata di trenta anni fa che Pino Scotto suonava quando guidava i formidabili Vanadium. La ballata effettivamente oltre che portare a galla i vecchi ricordi dei guru presenti allo show ha anche messo tutti d’accordo sulla scelta della chiusura. Unica pecca, almeno per quanto riguarda il sottoscritto è stata quella di non aver suonato On Fire ma si tratta di un dettaglio di poco conto perché alla fine questo concerto di Pino Scotto ha davvero emozionato. Insomma tanto divertimento e tanta adrenalina, lo show è stato eccellente.
Dog Eat Dog
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