AdBlock Detected

Stai usando un'estensione per bloccare la pubblicità.

RockShock.it dal 2002 pubblica contenuti gratuitamente e ha la pubblicità come unica fonte di sostentamento. Disabilità il tuo ad block per continuare.

Pelican: What We All Come to Need

L'ultimo album dei Pelican centrifuga sapientemente le lezioni dell'heavy metal in generale, ma senza un'intensità di base continua. Scarica gratis il singolo in Mp3

Pelican

What We All Come to Need

(Cd, Southern Lord)

prog-metal, post-rock

________________

Echi remoti, ancora una volta, risuonano all’ascolto di quest’ultimo album dei Pelican: i Melvins e i Mogwai, spiegati attraverso l’ordine del progressive-rock, e filtrati da una (in)sensibilità sludge/metal incalzante – un po’, se si vuole, à la Tool – con tanto di ammiccamenti sporadici all’avanguardia più rumorista (e psycho).

What We All Come to Need risulta in effetti un lavoro dalle ferree sembianze: e sarà difficile non trovare in Glimmer tracce evidenti di questa flagranza heavy metal, come non trovarne di “citazioni” atemporali nell’intro di The Creeper, e in particolar modo nei suoi drones di chiara discendenza Earth; con tanto di tradimenti evolutivi conseguenti.

Ma se gli episodi minori di Ephemeral e Strung Up From the Sky rilanciano i Pelican come i quasi-reazionari del prog – in qualunque forma esso si presenti – Specks of Light ce li mostra invece nella fattispecie di un noise degradato, all’insegna di certi approcci scuola Don Caballero, ma più lineari nelle geometrie.

Geometricità recuperata in seguito in maniera evidente, e ancor meno intensa, nei tempi dispari (in cinque-quarti) di An Inch Above Sand, o in quelli di What We All Come to Need, brano dotato di una “lunga coda” dalle parvenze – in toto – psichedeliche, con le sue iterazioni di figure, questa volta sì, circolari al punto giusto, in una sovrapposizione continua come nei migliori Animal Collective (senza avvicinarvisi nemmeno).

Chiude Final Breath, unico brano cantato, con il titolo che la dice lunga sull’anima della composizione e dell’intero album – quasi a voler giustificare l’impervietà costante dei suoi percorsi, non sempre giustificabile poi dal punto di vista della “resa finale”. Un lavoro tutto sommato apprezzabile questo dei Pelican, ma che lascia dei dubbi concreti sulla sua reale originalità o efficienza coinvolgitiva.

Scarica Strung Up from the Sky

Gli ultimi articoli di Angelo Damiano Delliponti

Condivi sui social network:
Angelo Damiano Delliponti
Angelo Damiano Delliponti

RECENSORE EROSNECER

Articoli: 62