Pan American
White Bird Release
(Cd, Kranky)
electro, ambient
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Immagini in movimento. Il lento incedere di figure digitali lungo un paesaggio naturale. Poi ecco la nebbia, con il suo rumore bianco, ma è solo un istante perchè presto tornerà il sole.
E dire che doveva essere solo un progetto parallelo e temporaneo. Mark Nelson (già leader dei seminali Labradford), continua invece l’introspettiva esplorazione del suo universo musicale
Più vicino all’etereo Quiet City che al criptico For Waiting, For Chasing, questo nuovo lavoro va oltre il puro isolazionismo glitch, dove momenti ermetici si alternano ad ampie visioni ambient.
Un astrattismo dilatato, al limite del drone. Il continuo fluttuare di soffici rumorismi che trasportano lentamente in uno stato di ipnosi. Puro minimalismo di chitarre meditative e la voce sussurrata, quasi a non voler disturbare il fluire del suono
E qui, solo con l’immancabile struttura cinematografica, come nella panoramica Both Literally and Figuratively, o nell’evocativa So that no Matter si esce da torpore per contemplare, finalmente, il sorgere del sole.
White Bird Release è un album da ascoltare più volte, per assaporare tutte le sfaccettature e non perdersi neanche un particolare. Mai uguale a se stesso, ad ogni passaggio è una nuova sorpresa.
Il tutto da godersi con il volume rigorosamente altissimo.
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