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Sextum Sepulcrum: Opus I – Dona Eis Requiem

Sextum Sepulcrum- Opus I - Dona Eis Requiem
E' una storia quella che ci vogliono raccontare i Sextum Sepulcrum e questo Opus I è solo la prima parte di questo concept che ha come sottofondo quella che è la vera essenza dell' heavy metal. Un ottimo lavoro e, come si dice, chi ben comincia è a metà dell'opera.

Chrome Hoof: Crush Depth

Chrome-Hoof-Crush-Depth
Celebri per i loro live, intrattenitori sublimi che sanno spingere con estrema naturalezza il piede sull'acceleratore, i Chrome Hoof sono una delle realtà più sfuggenti del cosmo britannico: stoner, metal, funky e soul uniti insieme. Incredibile ma vero

Roberto Fiandaca: Amirbar

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Confezionato in un digipack di rara eleganza, Amirbar segna l’esordio del giovane autore siciliano classe 1985. Folk, canzone d’autore, leggerezza e ritmo: sono i tratti distintivi di un lavoro immediato e coinvolgente

Giobia: Hard Stories

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Giobia, le loro Hard Stories vengono dritte dritte dagli anni '60 e la loro musica è un trionfo di garage, beat e psichedelia. Non semplice nostalgia, ma un profondo e sincero atto d'amore, ben suonato e divertente

Nausea: Tenia

Con questo album i Nausea cercano di farci entrare in un mondo dissacrante ed anticonformista del quale si salva solo il sottofondo stoner

Colya: 54 e Non Sentirli

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I Colya di 54 e Non Sentirli riescono con successo a unire influenze anglosassoni e tradizione rock alternative italiana. Come? Con una dozzina di canzoni che arrivano dritte al cuore, all'anima e alle budella dell'ascoltatore