Dopo più di 40 anni di onorata carriera gli Einstürzende Neubauten non fanno più paura. E non lo fa nemmeno Rampen (apm: alien pop music), il loro ultimo disco. Ed è meglio così, datemi retta: il disco è un'esplosione di raffinata creatività.
Cult Black Venus, ovvero i disagi di un'infanzia solitaria in Siberia. Perfume è un viaggio nei meandri dell’inquietudine, che canta di amore e morte, definendo attimi di terrore che non sempre sono solo frutto dell’immaginazione.
Sbotto, il primo album del rocker milanese Andrea Dieci, tra amori litigarelli, riflessioni personali, buoni amici e il panino giusto per dimenticarsi dei problemi.
I Rikochet si dimostrano pienamente maturi e il loro Kinaesthesia Empathia non fa prigionieri, ricco com'è di sfumature interessanti.
Keine Strasse è il racconto visionario ed evocativo di un viaggio a ritroso nei domicili della memoria, tra garage punk, psychobilly, krautrock, shoegaze e contaminazioni arabeggianti.
I vicentini Bad Black Sheep sono un power-alterntive trio con i piedi ben piantati in Italia, ma con lo sguardo versi gli States. Hanno tutte le carte in regola per spaccare.
Da Bari con furore. Con questo slogan, valido per tutte le stagioni, potremmo definire i pugliesi Couchgagzzz che, con il loro sound abrasivo, in cui mescolano rock, punk e garage, riescono a regalarci della buona musica (retrò senza dubbio, ma decisamente piacevole).
Stoned Turtle: rimane sempre un piacere ascoltare band italiane che si muovono con destrezza nell’ampio volume del post grunge e dell’alternative metal.
A Sparkle On The Dark Water è il nuovo, incantevole, album dei Pinhdar. Un'intima riflessione sul significato dell'esistenza umana su un magnetico tappeto di elettronica, trip hop e dream pop.
In questo nuovo disco, il cantautore toscano Marco W Lippini mette in musica le sue storie semplici, attraverso luccicanti riverberi jangly di fattura folk e ambientazioni agresti dal sapore vintage-anglofono.
Il nuovo disco dei Duocane, rAmen, al primo ascolto viene voglia di gettarlo dalla finestra, ma poi... mano a mano... non riesce più a farne a meno.
Gli irlandesi The Clockworks giungono per la prima volta in Italia in un'unica data al Covo Club di Bologna e confermano quanto di buono sentito nell'album d'esordio. Serata davvero magica.
La copertina non lascia dubbi: il quarto album dei Black Tail non è un collage di rassicurazioni in questi incerti tempi moderni.
I The Clockworks col primo album Exit Strategy si candidano ad eredi del britpop anni '90 e della nuova ondata di guitar indie rock.
L’alternative metal continua ad essere territorio rigoglioso. I No Name Faces, arrivati al terzo album, con Nnf 3.0 mettono sul tavolo quelle che sono le credenziali ben note a chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la materia in questione.