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P.I.L. : recensione concerto Estragon, Bologna 26 ottobre 2013

Ci sono leggende nella storia della musica che non tramonteranno mai. Alcune godono ancora di splendida forma. Una di queste è John Lydon, in tour a Bologna e Roma coi suoi Public Image Ltd.

P.I.L.

Estragon, Bologna 26 ottobre 2013

live report

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P.I.L. concerto bologna

Ci sono eventi che portano gli appassionati ad acquistare i biglietti anche mesi prima pur di avere la certezza di esserci. Eventi a cui non si può assolutamente mancare.

Uno di questi, per gli amanti della musica british soprattutto, è sicuramente il ritorno di John Lydon e dei suoi Public Image Ltd in Italia. Stiamo parlando di una leggenda, di uno storico membro dei Sex Pistols e della sua altrettanto storica band wave/post punk.

In un Estragon che iniziava a riempirsi, la serata è stata aperta dai bravissimi Soviet Soviet. Penalizzati da una scaletta troppo corta e da suoni forse un po’ troppo  ovattati, i giovani marchigiani (con alle spalle già delle grandissime stagioni live anche internazionali) sono riusciti però ad entusiasmare e strappare applausi con brani tirati, cupe sonorità a tratti abrasive e una capacità di stare sul palco davvero notevole. In mezz’ora hanno sfoderato uno dietro l’altro alcuni pezzi dai primi due lavori e anteprime dal nuovo disco in uscita a novembre. Raro trovare opening act di così alto livello.

Con soli dieci minuti di ritardo è poi arrivato il momento dei P.I.L., maestosamente guidati da un immenso John Lydon in forma smagliante, ben coadiuvato da Scott Firth, Lu Edmonds (già nei The Damned) e Bruce Smith (Pop Group e The Slits) .

Il live è iniziato sulle note di Deeper Water, tratta dall’album This Is P.I.L. uscito sul finire del 2012. Le smorfie, le mossette, le urla di Johnny da subito hanno elettrizzato un Estragon riempito da un pubblico molto vario, fra vecchi punk, psychobilly, dark, bikers e chi più ne ha più ne metta.

L’euforia era già alle stelle ma con classici come This Is Not A Love Song, Bad Life e Warrior le sonorità wave e i riverberi sempre più amplificati hanno reso ancora più alto il livello di entusiasmo. Con le sonorità deep di Out Of The Woods e One Drop, primo estratto dall’ultimo album, si è chiusa la prima parte del live.

Qualche secondo appena e la band era nuovamente sul palco acclamata a gran voce. Public Image, seguita a ruota da Rise ha letteralmente rapito un pubblico ormai estasiato, prima del grandissimo finale in perfetto british-rave style con Open Up, brano dei primi anni ’90 dei Letfield con il featuring di Johnny.

C’è molta buona musica in giro, poca purtroppo supererà il giudizio del tempo e soprattutto pochi leader di band hanno carisma da vendere. Un carisma innato, eterno, proprio come quello di Johnny Rotten e dei suoi P.I.L..

 

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Fabio Busi
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