Nuovo Disordine Mondiale
Daimon
(VREC)
rock
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Tra il novero di band su cui si poggia la speranza di risurrezione definitiva del rock italiano, abbiamo sicuramente il Nuovo Disordine Mondiale, trio romano che per questo suo debutto su VREC si è affidato alla produzione di Giulio Ragno Favero (Il Teatro Degli Orrori).
La proposta di questa interessante formazione è molto minimale ed ha al suo interno una rabbia notevole, sebbene l’uso di chitarre sia molto limitato.
Sembrerebbe un ossimoro, ma in realtà non lo è, dal momento che la crudezza dei testi, mescolato ad un sound che flirta parecchio con il post-punk di ultima generazione crea un connubio di rara potenza ed intensità.
Gli ascolti per poter assimilare questo lavoro incandescente dovranno essere tanti, perché all’inizio ci sembrerà di essere stati catapultati in un pianeta a noi sconosciuto.
Però, come spesso accade quando ci si deve acclimatare in un posto sino a poco tempo prima mai visitato, la questione temporale diventa assolutamente fondamentale.
Bastano già un paio di ascolti di Daimon per capire ed entrare meglio nella proposta del Nuovo Disordine Mondiale e più si va avanti e meglio si riesce a comprendere la qualità di un album che non ha singoli o canzoni radio oriented.
Qui si vira verso soluzioni complicate, ma allo stesso tempo, intriganti dove tutto, con il passare del tempo, funziona sempre per il meglio.
Ed allora è facile, dopo aver capito come funzionano le cose, farsi trasportare da tracce come La Tua Volontà, la titletrack, Girasoli e Vostro Animale per capire quanto talento sconfinato ci sia da parte di una formazione che, molto probabilmente, farà parlare di sé da qui ai prossimi dieci anni.
Preparatevi con cura e serenità, perché l’ordine delle cose è stato, finalmente, sconquassato.
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