Nuove Officine Rumori
s/t
rock, wave, rock d’autore
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Incoraggiante debutto delle Nuove Officine Rumori attraverso un CD autoprodotto denso di brani composti con emozione.
Nati nel 2006 per volontà del suo leader, Nazareno Curci, voce, chitarra e autore di gran parte dei brani di questo disco, i Nuove Officine Rumori si propongono con un disco totalmente autoprodotto.
Il quadro che ci presentano questi ragazzi è dipinto da acquerelli soffusi di chitarre con arrangiamenti new wave, contaminati da un rock elaborato in maniera cantautorale, registrato in maniera ottima per il fai da te.
Le malinconiche melodie costruite dai Nuove Officine Rumori sono morbide e l’impressione che se ne ricava è di un gruppo capace di sviluppare brani godibili ed efficaci, in grado di generare buone sensazioni e capaci di colpire a fondo con la carica drammatica della propria musica, che poi così drammatica non è quando assistiamo a pezzi come Flippernotte o l’ironico brano Tony, fatto di arpeggi e funk.
Nazareno e la vocalist Claudenza Lanzirotti si alternano o si accoppiano nei diversi brani, offendo chiaroscuri piacevoli, il resto della band non fa una grinza e si comporta da professionista.
Serpenti è molto incoraggiante con la sua apertura aggressiva, lascia spiazzati pochi secondi dopo il gran battere iniziale con una pausa troppa eccessiva e il vuoto colmato dalla sola voce di Claudenza che introduce il brano, ma poi si riprende vorace in una canzone che mostra le buone abilità esecutive della band sicuramente destinate a crescere.
Noise in Notizie dal Confine, un brano alla Emidio Clementi, voce narrata sorretta da un basso incessante e riff nocivi, bel pezzo che mette i brividi per la sua sensibilità sociale.
Penelope l’alternativa chiude il disco stravolgendo gli inizi convincenti del disco, facendoci comprendere che una certa dose di sperimentazione alternativa potrebbe impadronirsi da lì a poco, se avessero continuato a generare altre canzoni.
In definitiva undici tracce con ammalianti suggestioni sfornano un prodotto da mostrare a qualche produttore, augurandoci che li lascino lavorare in pace per un secondo lavoro maggiormente elaborato.
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