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Normavana, Storm Of Damnation, The Crooks: roba di casa nostra

Tre band italiane di area hard-rock-punk. Sono accomunate dall'interesse manifestato per loro dall'Alkemist; andiamo a verificare se possono essere interessanti anche per noi

normavanaNormavana
Normavana
(Cd, Alkemist Fanatix Europe)
punk-rock
1,6/5

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storm of salvationStorm Of Damnation
Tears Catch
(Cd, Alkemist Fanatix Europe)
rock
2,3/5

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the crooksThe Crooks
High Society Rock’n’Roll
(Cd, Alkemist Fanatix Europe)
hard rock
3/5

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La Alkemist Fanatix Europe ha recentemente edito tre dischi di altrettanti band emergenti italiane. Il trittico è composto da Normavana, con album anonimo, da Storm of Damnation, con Tears Catch, e da The Crooks, con High Society Rock’n’Roll. Si tratta di un gruppo non esattamente omogeneo per quanto riguarda capacità e sonorità, ma che comunque ben rappresenta una larga fetta della musica rock italiana odierna.

Con i Normavana siamo di fronte ad una musica piuttosto puerile: un punk rock banale e senza alcun mordente; à la Finley, per intenderci. Il disco è orecchiabile ed è pronto per avere un impatto di vendite significativo. Purtroppo, c’è ben poco in questo Normavana che ricorderemo fra un anno o due.

Gli nStorm Of Damnation ricercano uno stile complesso e ampolloso, senza tuttavia riuscirsi fino in fondo. Per tutta la durata di Tears Catch si ha l’impressione che il gruppo di Cassino sia in grado di fare il salto di qualità: gli spunti interessanti si sprecano letteralmente nei diciotto brani di cui si compone l’album e il songwriting è estremamente variegato.
Ad ogni modo, non sono riuscito a trovare neanche una sola canzone che sia riuscita a dovere o, perlomeno, che sia in grado di rendere giustizia alle potenzialità creative degli Storm Of Damnation. Non saprei dire se la causa sia da attribuirsi ad una mancanza di maturità o di capacità tecniche, ma il risultato sembra indicare che questi ragazzi hanno cercato di fare una musica al di sopra delle loro capacità.

Con The Crooks ci troviamo di fronte al gruppo più navigato e più valido del trio. High Society Rock’n’Roll è un disco di buon livello sotto molti aspetti, che riesce a regalare qualche piacevole momento di ascolto. Si tratta di una miscela di rock anni ’70 e hard rock anni ’80 che, senza troppe pretese, raggiunge il suo scopo.
A ben vedere, però, High Society Rock’n’Roll non riesce a fare il salto di qualità, se paragonato con il panorama musicale internazionale. Ciononostante, a livello nazionale i The Crooks possono sicuramente vantarsi di essere un’ottima band, soprattutto dal vivo, e meritano un plauso per la grande tenacia.

Un gran lavoro di produzione e promozione per la Alkemist, che ha il grande merito di sostenere la musica italiana e di credere in artisti giovani ed emergenti. I miei complimenti personali per la tenacia e il coraggio!

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