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Noesia: Cosa c’è di Male

I Noesia di Cosa c'è di Male cercano un posto al sole nell'indie rock italiano. La loro scrittura è energica e piacevole, ma non tutto fila liscio

Noesia

Scopri Cosa c’è di Male

(CdEp, Libellula / Without Music)

indie rock

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Al loro terzo lavoro, ma al primo «ufficiale», i Noesia scoprono definitivamente le loro carte.

Attivi da qualche anno nell’area torinese, grazie alla Libellula Music cercano ora attenzione a livello nazionale con questo mini album, Scopri Cosa c’è di Male.

Cinque canzoni, cinque stati emozionali espressi attraverso l’immortale formula chitarra-basso-batteria-voce. Il gruppo di Stefano Ferrari è ricorso alla produzione artistica di Nino Azzarà, già al lavoro con Manbassa e Petrol. Ma soprattutto, pur realizzando un disco piacevolmente energico, sostanzialmente ben scritto e arrangiato, non prende eccessivamente (sufficientemente?) le distanze dalle band a cui i Noesia si riferiscono: Marlene Kuntz, Afterhours, Verdena.

La qualità della scrittura di queste cinque canzoni è buona, il sound e i modelli compositivi … già sentiti troppe volte. Non basta l’intervento di Marco Notari in Verlaine per dare a questo Ep quello scatto di reni, quella presa di coscienza dei propri mezzi, quel moto di orgoglio per alzare i Noesia dalla media delle tante (troppe) produzioni in cerca di un posto al sole nell’affollato panorama indie rock italiano.

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Massimo Garofalo
Massimo Garofalo

Critico cinematografico, sul finire degli anni '90 sono passato a scrivere di musica su mensili di hi-fi, prima di fondare una webzine (defunta) dedicata al post-rock e all'isolazionismo. Ex caporedattore musica e spettacoli di Caltanet.it (parte web di Messaggero, Mattino e Leggo), ex collaboratore di Leggo, il 4 ottobre 2002 ho presentato al cyberspazio RockShock.
Parola d'ordine: curiosità.
Musica preferita: dal vivo, ben suonata e ad altissimo volume (anche un buon lightshow non guasta)

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