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Niels Duffhues: Songs Of Mistery & Other Tales

Una prova paradossalmente solenne e ironica, questa del cantautore olandese Niels Duffhues: piano ricamatore d’orchestra e la voce di discendenza drakeiana

Niels Duffhues

Songs Of Mistery & Other Tales

(Cd, Muze Records)

songwriting

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Ci sono album il cui effetto primario sembrerebbe esser quello d’inebetire l’ascoltatore. E questo quinto lavoro solista di Niels Duffhues, Songs Of Mistery & Other Tales, è diretto proprio a tale scopo, con le sue sonorità marcatamente vellutate, gli archi mangiatutto, il piano ricamatore d’orchestra e la voce di discendenza drakeiana – soprattutto nella sua scansione seriale, relativamente alle pause, accenti e inflessioni distributive -, considerando la tendenza dell’autore, in particolar modo nella prima parte, a iterare lo stesso tono trasognato di canzone in canzone.

E nella sistematicità di tale procedura, ben fluidificata da un afflato lirico discreto e impeccabile nel suo dispiegamento processuale (grazie anche ad una timbrica pur sempre notevole), sono proprio le linee vocali del nostro a tenere compatta la totalità dell’insieme strumentale dell’album, linee per l’appunto dotate di autenticità e vigore espressivo.

Ciò che invece probabilmente sminuisce la qualità artistica di questo lavoro è, allo stesso tempo, quel che lo aveva reso “fluttuante” per altri versi.

Poiché a lungo andare, tranne che per gli episodi ‘differenti’ di Secret Room – col suo andamento sinistro da pop noir senza compromessi, e ossessivamente/straordinariamente psycho-folk nella forma (un piccolo capolavoro, insomma) – e del folk-rock di Riding – una ballad à la Lanegan, con tanto di backing vocals di Patricia Pequena -, la noia tende a prendere il sopravvento, andando a rendere più inebetente di quanto ci si aspettava quest’ultimo lavoro del cantante, compositore e attore olandese; lavoro che risulta comunque efficace, lasciandosi ascoltare volentieri, per tutto il resto.

http://www.myspace.com/duffhues

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